«Non posso che condividere il quadro e gli obiettivi illustrati dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso dell’incontro sui fondi europei che si è svolto questa mattina presso la sede della facoltà di Economia a Latina. La situazione economica in cui il Lazio ma anche il resto dell’Italia si trova è gravissima. I suoi effetti si stanno ripercuotendo sulla qualità della vita dei nostri cittadini. Attendere che una soluzione arrivi è impossibile. Bisogna agire e farlo in modo intelligente. Per questo sono felice di leggere nelle parole del presidente una apertura in questo senso. Conciliare l’azione, intesa come intercettazione e utilizzo dei fondi europei, con le esigenze delle imprese e di tutto il tessuto produttivo del Lazio è l’unica strada possibile per dare ossigeno ai nostri territori e far ripartire l’economia. Tuttavia ora si deve essere consequenziali. Tagli indiscriminati alla spesa sociale, pressione fiscale, blocco delle attività produttive, un processo di deindustrializzazione che sta smantellando il nostro apparato produttivo, una disoccupazione che è arrivata alla soglia del 40%, la migrazione di giovani diplomati e laureati sono i nemici da abbattere. Sulla politica di riduzione delle società regionali e il conseguente abbattimento di costi e burocrazia non possiamo che essere concordi. Non accetteremo, per queste decisioni, passaggi poco chiari o nei quali, come sta accadendo per le comunità montane, sotto l’alea del cambiamento si nasconda un mero mantenimento di stati di fatto. Attendiamo che tutti i progetti, le linee programmatiche espresse in merito, arrivino in consiglio e si apra una fase di discussione e di confronto per rendere reali processi di sviluppo nei settori della green economy, ricerca, infrastrutture, integrazione socio-sanitaria e cultura. Non vogliamo scontrarci con annunci e slogan ma collaborare e dare tutto il nostro supporto, in termini di idee e progetti, all’azione di una Regione che deve essere non matrigna ma espressione e punto di riferimento di tutte le province del Lazio. I fondi europei devono essere canalizzati verso obiettivi che coinvolgono il mondo delle imprese e delle attività produttive creando stimoli importanti per le economie locali. Il nostro obiettivo deve mirare al rafforzamento del credito, attraverso il fondo nazionale di garanzia in particolare a sostegno delle piccole e medie imprese, ma anche a provvedimenti che intervengano a favore dell’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari o di servizi di ricerca e per l’informatizzazione da parte delle imprese. Dobbiamo implementare le misure a sostegno dello sviluppo locale, a partire dal completamento delle opere che sono già avviate e che sono ferme per mancanza di fondi oppure dagli interventi per edifici pubblici, quali ad esempio le scuole, le carceri, gli ospedali».