Il consigliere regionale del Pd Enrico Forte, come me, viene dalla Democrazia cristiana ma ha imparato presto la doppia morale della sinistra. Sulla Asl Forte grida allo scandalo per la scelta dell’amministrazione di rinnovare i contratti e dare un minimo di certezza ai lavoratori e soprattutto garantire servizi dignitosi ai cittadini in un settore, come quello della sanità pubblica, che sta vivendo un momento drammatico a causa dei tagli da parte del Governo e della Regione. Poi plaude le iniziative delle amministrazioni di sinistra che fanno la medesima cosa con i lavoratori socialmente utili. Insomma se lo facciamo noi va bene, se lo fanno gli altri è scandalo. Fermo restando che i lavoratori tutti hanno diritto a trovare una stabilizzazione, mi dispiace dover far notare al consigliere Forte che il lavoro o si difende sempre o mai.
La direzione della Asl di Latina ha conferito incarichi a “tempo determinato” per 65 dipendenti fino al 31 dicembre, scelta che garantisce il livello dei servizi a fronte di un blocco delle assunzioni che dura da anni. E dove è lo scandalo? E’ scandaloso preoccuparsi di non abbassare il livello dei servizi dell’ospedale? E’ scandaloso far continuare a lavorare chi già opera con professionalità? E’ scandaloso governare?
Il tutto mentre una operazione analoga con la stabilizzazione di 32 Lsu di Priverno fatta dalla Comunità montana dei Lepini, che non è un ente che eroga servizi essenziali e che deve essere sciolta come le altre immediatamente perché è inutile e non produce nulla se non operazioni “politiche” come questa, è benedetta. Enrico Forte dovrebbe interrogarsi, lui che viene dal mondo cattolico, su valori e etica. Non va commissariata la Asl di Latina, ma vanno garantiti i servizi. Poi il cambio degli amministratori sta nella logica dei passaggi politico-amministrativi, ma comunque bisogna essere intellettualmente onesti e trasparenti nell’azione di governo.