Il consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, interviene in merito ai risultati ottenuti per gli ospedali di Terracina e Formia. Ora in Regione pressing su Zingaretti per rivedere le macroaree e gli ambiti di gestione.
«Sanità, la Asl di Latina guidata dal direttore generale Renato Sponzilli sta svolgendo un lavoro ottimo. Sono felice di constatare, anche se non nutrivo dubbi in merito, che sia stata risolta la querelle che vedeva l’installazione di una Tac al centro del contendere tra le strutture ospedaliere di Terracina e Formia. La strategia messa in campo da Sponzilli rispecchia la nostra politica in tema di sanità che non deve avere alcun colore politico ma deve concentrarsi sulla qualità del servizio ai cittadini. In breve tempo gli ospedali Fiorini e Dono Svizzero saranno dotati di tecnologie in linea con i migliori livelli di diagnostica radiologica. La nuova Tac arriverà all’ospedale di Terracina tra qualche giorno. A Formia sarà installata la Tac 16 strati in attesa, si stanno chiudendo gli ultimi passaggi burocratici, di una nuova Tac 64 strati. Questo significa che presto al Dea di I livello del sud pontino saranno messe a disposizione la Tac a 16 strati che verrà messa a disposizione del Pronto soccorso, la 64 strati e la risonanza magnetica. In questo modo le richieste degli utenti saranno soddisfatte. Per la sanità dobbiamo continuare ad investire con l’obiettivo di eliminare gli sprechi ma soprattutto di migliorare il rapporto costo-efficacia dei servizi per i cittadini. Ottimizzare le risorse non significa tagliare indiscriminatamente ma, come nel caso della Tac a Terracina e a Formia, rendere più efficiente la loro gestione. Ora dobbiamo guardare avanti. Il nostro ruolo come rappresentanti delle istituzioni e della politica sta quindi nella capacità di assumerci la responsabilità di cogliere le opportunità che il futuro ci offre e saperle trasformare in un bene pubblico. Nelle prossime settimane dobbiamo impegnarci per ridare dignità al sistema sanitario della nostra provincia riportando il Dea di II livello al Santa Maria Goretti di Latina, ottenendo la revisione delle macroaree che vede il nostro territorio accorpato con gli ospedali romani S.Camillo, Forlanini, Spallanzani e S.Raffaele con una penalizzazione del sud-pontino e dei bilanci della nostra Asl, rivedendo gli ambiti ottimali di gestione delineati nell’ultimo piano regionale».