“Siamo molto soddisfatti della decisione assunta dall’Ufficio Referendum della Cassazione che ha dichiarato “l’ammissibilità” del referendum chiesto da nove Consigli regionali per abrogare la riforma della geografia giudiziaria che ha tagliato mille tribunali. Si tratta di un passaggio fondamentale che evidenzia come le nostre osservazioni sulla applicazione del D.lgs. 155/2012 che ha comportato anche la soppressione delle sedi distaccate dei tribunali di Gaeta e Terracina nella provincia di Latina. L’attuazione del decreto, come abbiamo denunciato più volte, sta creando storture nella gestione stessa del settore giustizia creando di fatto un disservizio in termini di efficienza del servizio ai cittadini. Inoltre il decreto ha comportato una inaccettabile eliminazione di presidi di legalità e democrazia in aree, come quella pontina, a rischio infiltrazioni e criminalità. La decisione della Cassazione dimostra, come abbiamo sempre sostenuto, che i tagli lineari in settori delicati come la giustizia e la sanità non producono risparmi ma solo aggravi di spesa e nuovi costi ai danni della comunità e dei territori”.