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Smaltimento rifiuti urbani. A Terracina essere cittadini virtuosi non premia

scritto da Redazione
Smaltimento rifiuti urbani. A Terracina essere cittadini virtuosi non premia

Non ci sorprende affatto la scelta del Comune di Terracina di rinnovare per altri tre anni il contratto con la De Vizia Transfer Urbaser per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Come afferma l’Assessore all’Ambiente “è la naturale conseguenza della soddisfazione dei risultati raggiunti e dell’economicità del rinnovo perché i costi per il Comune restano gli stessi di quelli del contratti in essere stipulati sei anni fa”. Il Contratto sottoscritto il 10 marzo 2015 era di un importo netto di aggiudicazione pari a euro 7680000,00 al netto degli oneri di sicurezza pari a euro 91000,00 oltre iva. Un costo del servizio che inclusi gli extra oggi arriva quasi a 10 milioni di euro. Come si può parlare di economicità del rinnovo senza aver valutato altre offerte?
Occorre ricordare che il merito degli ottimi risultati raggiunti nella raccolta differenziata è dei cittadini si perché sono loro ad impegnarsi nella corretta differenziazione dei rifiuti. E a fronte di una forte crescita della raccolta differenziata registrata negli anni non hanno ricevuto alcun beneficio economico come invece è accaduto per molti Comuni italiani nei quali si è passati già da tempo dalla tassa sui rifiuti TARI ad un modello di tariffazione puntuale TARIP.
Infatti secondo quanto rilevato dall’ISPRA in quei Comuni nei quali si è stabilito il rapporto premiale tra l’aumento della raccolta differenziata, la diminuzione dei rifiuti e l’azione della cittadinanza si è anche favorita e determinata la diminuzione del tributo pro capite annuo a carico degli stessi cittadina.
A Terracina sappiamo tutti che il problema della sostenibilità economica del costo del servizio sostanzialmente deriva dalla impostazione data dal Capitolato Speciale d’Appalto, non fa ricadere sui cittadini, ma sulla ditta appaltatrice, il beneficio economico di aver raggiunto una elevata percentuale di raccolta differenziata. Quindi i cittadini si impegnano nel differenziare ma a ricevere il beneficio economico è la società. Non è certamente questo questo il modo per sensibilizzare ed incentivare i cittadini alla raccolta differenziata e di qualità, a diminuire la produzioni dei rifiuti, a scoraggiare comportamenti irregolari ed abbattere il costo del tributo.
Ricordiamo che il passaggio dall’attuale modello che è quello della tassa sui rifiuti TARI a un modello di tariffazione puntuale TARIP è previsto dalla legge. In particolare la legge regionale n. 12, del 10 agosto 2016 determina le tempistiche della sua applicazione, che deve avviarsi su tutto il territorio regionale entro e non oltre il 31 dicembre 2020, con priorità per l’applicazione alle utenze non domestiche anche prevedendo verifiche sull’impatto ed eventuali correttivi. Non solo nella nostra città siamo in ritardo con l’applicazione della tariffa puntuale, quindi quel modello che premia facendo pagare meno quei cittadini virtuosi che si impegnano non solo nel differenziare i rifiuti ma anche nel diminuirne la produzione di rifiuti, nello stesso tempo continueremo a pagare di più.
Tutto questo non è né economicamente sostenibile né socialmente accettabile. E nonostante l’Assessore ci assicura che stanno programmando il futuro con serietà e serenità per avviare il percorso di preparazione all’avvento della tariffa puntuale, noi non ci sentiamo per niente tranquilli visto che si continua a non parlare di premialità per i cittadini. Se sono un cittadino virtuoso che differenzia correttamente i rifiuti, si impegna a ridurne la produzione devo pagare meno.
Ci domandiamo come si potrà ridurre a fronte del passaggio dalla TARI alla TARIP il costo pro capite annuo a carico dei cittadini se il costo del servizio resta invariato? Come si pensa di sensibilizzare la cittadinanza senza intervenire su uno degli aspetti più importanti cioè il vantaggio economico che non ricade sui cittadini?

Terracina5Stelle

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