Tra i pilastri la valorizzazione dei processi partecipativi tramite il coinvolgimento dei vari soggetti nella progettazione delle attività. Una partecipazione prevista anche dalla legge regionale 11 del 2016 da attuarsi concretamente nell’ambito dell’elaborazione dei Piani sociali di zona, strumento principe per capire i fabbisogni dei territori e individuare le opportune risorse per la programmazione degli interventi socio-sanitari. In caso di mancato accordo a livello locale, la Regione organizzerà incontri specifici per analizzare le criticità e individuare le possibili soluzioni.
A firmare l’accordo insieme all’assessore Alessandra Troncarelli i seguenti soggetti: Roberto Cellini (Cgil); Guglielmo Festa (Spi-Cgil); Antonio Masciarelli (Fnp-Cisl); Francesca Coscarella (Cisl-Lazio); Stefania Gunnella (Cisl-Fp Lazio); Giancarlo Cenciarelli (Fp-Cgil Roma e Lazio); Laura Latini (Uil Lazio); Francesca Danese (Forum Terzo Settore Lazio).
“Il piano sociale ‘Prendersi cura, un bene comune’ stabilisce gli obiettivi strategici per il sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali in riferimento al prossimo triennio. Ringrazio tutti i partecipanti al tavolo di oggi per il prezioso lavoro sin qui svolto in maniera unanime nella convinzione comune che la co-progettazione sia fondamentale per avere un quadro preciso delle necessità presenti nei diversi territori e per assicurare, di conseguenza, risposte sempre più adeguate” –parole di Alessandra Troncarelli, assessore alle politiche sociali.