venerdì 22 Novembre 2024,

Provincia di Latina

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Sospensione Cusani, il Consiglio provinciale non discute la mozione di FI – PDL, Fratelli d’Italia – Lista Cusani.

scritto da Redazione
Sospensione Cusani, il Consiglio provinciale non discute la mozione di FI – PDL, Fratelli d’Italia – Lista Cusani.

Anche oggi, purtroppo per la quarta volta, non ci è stato consentito  di  votare la mozione con la quale intendiamo ribadire con forza, da un lato, l’incompetenza del Consiglio provinciale a dare esecuzione alla dichiarazione prefettizia relativa alla sospensione del Presidente Cusani, dall’altro,  di gridare a gran voce quanto gli articoli 10 ed 11 della legge Severino siano violativi di principi fondanti dell’ordinamento giuridico.
Siamo ormai stanchi di ripetere gli stessi concetti e, soprattutto, gradiremmo poter utilizzare le sedute di Consiglio per approfondire argomenti attinenti al Programma di governo, la cui realizzazione prosegue. Ieri, a mero titolo esemplificativo e come sempre in netto anticipo rispetto alla tempistica prevista dalla legge, è stato approvato in Giunta il bilancio di previsione: strumento questo indispensabile per dare risposte  concrete ai numerosi bisogni  che quotidianamente il territorio ci sottopone.
Vorremmo confrontarci nel merito dei problemi veri, reali,  piuttosto che spendere tempo utile in defatiganti balletti da prima repubblica. Ci è impedito da un’opposizione che oggi, cosi’ come in numerose altre circostanze, assume atteggiamenti di sterile polemica pur di non esprimere con compiutezza la propria volontà.
Dopo tre ore di discussione, piuttosto che andare al voto e quindi, eventualmente, manifestare il proprio dissenso con un voto contrario, ha preferito abbandonare la seduta facendo venir meno il numero legale.
Tuttavia, se dalla minoranza una condotta di questo tipo possiamo attendercela, continuiamo a non capire quella del Presidente del Consiglio provinciale.
Il suo operato, ormai del tutto privo di quella terzietà che dovrebbe accompagnare la figura che ricopre, ha assunto nella seduta di oggi dei profili quasi grotteschi.
Al momento della verifica del numero legale, in un primo momento è rimasto in aula garantendo lo stesso, poi, improvvisamente, ha abbandonato i lavori non ritenendo necessario spiegare ai presenti il suo repentino ripensamento.
Dopo la presentazione della nostra mozione sia da parte della opposizione che del Presidente del Consiglio è stato un continuo susseguirsi di richieste di pareri legali, ministeriali, dirigenziali.  Ci chiediamo dove sia finita la dignità istituzionale che dovrebbe accompagnare la condotta di ciascun consigliere. Il Consiglio provinciale, nella pienezza della sua autonomia, ha il solo dovere di uniformarsi alla legge ed alle norme statutarie e regolamentari che ne disciplinano competenze e funzionamento.
Ed è proprio partendo da tale presupposto che, volendo dare dignità al nostro ruolo, senza necessità di alcun parere, intendiamo solamente votare questa mozione, assumendocene la piena responsabilità.

I Gruppi Consiliari
Pdl-FI, Fratelli d’Italia, Lista Cusani

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