“Con grande soddisfazione abbiamo inaugurato il Citymood elettrico, gioiello della Industria Italiana Autobus con risultati incoraggianti sul suo primo mezzo urbano a emissioni zero. L’Ugl plaude all’inaugurazione del Citymood 12e, presentato questa mattina a Flumeri, alla presenza del ministro degli esteri Luigi Di Maio”.
E’ quanto dice il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera unitamente al Segretario della Federazione di Avellino, Ettore Iacovacci presenti all’evento inaugurale dell’uscita del nuovo progetto realizzato totalmente in Italia da competenze metal meccaniche di alto profilo.
“Un mezzo costruito di 12 metri, elettrico, mosso dal motore elettrico centrale Siemens. Siamo convinti che con questa produzione si potrebbe pensare di affrontare potrebbe l’anno 2023 dell’idrogeno, ma nel contempo l’Italia dovrà necessariamente portare a termine le infrastrutture nel territorio. Per l’Ugl – proseguono i segretari – l’I.I.A rappresenta un esempio concreto di rinascita poiché sarà commercializzato in diversi paesi del continente, nella speranza che tutti gli attori ossia, Istituzioni, parti sindacali, Regione e Governo, lavorino affinchè si possa trarre beneficio da tale produzione. Ciò può avvenire se giungono richieste e commesse. Magari sfruttando le molteplici occasioni del Recovery Fund e dei fondi messi a disposizione dal PNRR favorendo la transizione ecologica . Il nuovo autobus elettrico italiano, interamente sviluppato e prodotto nel territorio della Valle dell’Ufta ha vinto una scommessa: questa azienda ha proposto veicoli elettrici quando il mercato non era ancora pronto, e questa novità rientra nell’innovazione. Il Citymood è realizzato nello stabilimento di Flumeri, sposa interamente il tema della transizione energetica ‘a suon di gas’ ed è orgoglio per il territorio avellinese. Per l’Ugl – concludono Spera e Iacovacci – sostenibilità e transizione energetica per il tpl deve comportare una strategia efficiente sostenibile a lungo termine che tradotta, per l’Ugl significherebbe occupazione e lavoro duraturo per un territorio che ha sofferto e dato tanto”.
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