Acqualatina non ha informato il Comune di Sperlonga secondo le modalità necessarie ad intervenire tempestivamente, del fenomeno critico della torbidità dell’acqua domestica, causata da un guasto presso la centrale di Vetere.
Il vice sindaco di Sperlonga, Francesco Faiola, ha inviato a tal proposito una lettera ai vertici dell’azienda per segnalare l’accaduto e scongiurare in futuro episodi di allarmismo nella popolazione.
Questo è in quanto accaduto nei giorni scorsi e riassunto nella missiva.
Lunedì 17 Aprile la società ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’avviso sul fenomeno di torbidità dell’acqua nel Comune di Sperlonga scaturito da un guasto presso la centrale di Vetere. Acqualatina sconsigliava l’utilizzo dell’acqua sia per scopi igienici sia per scopi alimentari.
Alle 14.24 la notizia è apparsa sulla pagina Facebook della società.
Solo martedì 18 Aprile Faiola ha appreso della email che Acqualatina aveva inviato al Comune di Sperlonga il lunedì alle 14.29, festività del Lunedì dell’Angelo.
“Prima di allora, – sottolinea Faiola nella nota – né il sottoscritto, né il Comando di Polizia Locale, né gli uffici competenti hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito alla criticità che si era determinata, onde poter adottare tempestivamente i provvedimenti di competenza ritenuti necessari.
La divulgazione non controllata della notizia – prosegue Faiola – ha causato non pochi disagi ai privati ed alle tante attività turistico – ricettive impegnate per le festività pasquali all’accoglienza dell’ingente flusso turistico riversatosi sul nostro territorio”.
Alle 16.10 di martedì 18 Aprile la società Acqualatina ha poi comunicato in una nota protocollata, che le caratteristiche qualitative dell’acqua erano state ripristinate, allegando la tabella dei valori rilevati dalle analisi effettuate.
Considerata la “grave carenza comunicativa – conclude Faiola – lo scrivente si riserva sin d’ora ogni azione legale nel caso pervengano al Comune istanze risarcitorie da parte di utenti in relazione ai fatti descritti”.
Onde scongiurare per il futuro il prodursi per la popolazione locale di fenomeni di incontrollato allarmismo, Faiola ha infine raccomandato la società di voler “comunicare quanto prima agli enti competenti i provvedimenti di interesse e, solo successivamente, procedere se, del caso, alla divulgazione degli stessi”.