Il Comune di Sperlonga sta valutando la possibilità di presentare
ricorso al Tar contro l’autorizzazione della Regione Lazio, Direzione Agricoltura, alla concessione di uno specchio acqueo antistante il territorio comunale per un vasto allevamento di mitili.
“La nostra posizione in merito alla concessione, avviata nel 2015, è stata chiara e inequivocabile fin dal principio di questa vicenda – spiega l’assessore all’ambiente Joseph Maric – Con la delibera del 20 marzo 2015, la Giunta espresse parere contrario al rilascio della concessione demaniale marittima da parte della Regione Lazio alla società che ne aveva fatto richiesta. Parere che è stato ribadito in occasione della relativa conferenza dei servizi, sempre nell’anno 2015. Tuttavia – osserva l’assessore -, la recente concessione regionale pare non tenere conto dei provvedimenti comunali”.
La delibera d’altronde non lascia dubbi.
“Studi scientifici ed esperienze specifiche hanno dimostrato che la qualità dell’acqua, la sua trasparenza e limpidezza – si legge nel documento ufficiale – costituiscono elemento prezioso nel contesto della valutazione dell’offerta turistica, generando conseguentemente possibilità di lavoro e di sviluppo delle attività del settore”.
“L’installazione dell’impianto di mitili bivalvi,- prosegue la delibera – tenuto conto delle correnti marine aventi direzione nord-sud, può creare problemi alla trasparenza e limpidezza dell’acqua, facendo conseguentemente derivare danni all’attività turistica, sia della nostra città che dei Comuni limitrofi”.
L’allevamento di mitili dunque potrebbe comportare danni alle attività locali. Ne risentirebbe probabilmente anche la qualità delle acque compromettendo il riconoscimento della Bandiera Blu che Sperlonga ottiene dal 1997, senza alcuna interruzione.
“Porteremo avanti le nostre ragioni – conclude Maric – per difendere il patrimonio ambientale ed economico di Sperlonga”.