lunedì 25 Novembre 2024,

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Sperlonga insegna l’agricoltura ai cinesi del ministro Yu Xinrong

scritto da Redazione
Sperlonga insegna l’agricoltura ai cinesi del ministro  Yu Xinrong
Sperlonga insegna l’agricoltura ai cinesi. Yu Xinrong, Ministro dell’agricoltura della Repubblica popolare cinese, accompagnato dall’Ambasciatore cinese in Italia Niu Dun, dal Consigliere della Rappresentanza permanente della la Repubblica popolare cinese presso la Fao Xie Jianmin, e dal fisico del CNR Pasquale Mormile, ha visitato due aziende agricole di Sperlonga per apprendere le migliori tecniche di coltivazione ed importarle nel suo paese.

L’incontro è scaturito dal un progetto di cooperazione tra Italia e Cina, l’unico esistente per il settore agricolo, sancito tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Caas (Chinese Academy of Agricoltural Science), rappresentato in Italia da Pasquale Mormile del CNR.
“L’agricoltura in Cina è in uno stato di grande difficoltà – ha spiegato Mormile -. 16,5 milioni di ettari di terreno sono inquinati e la popolazione ha necessità di produrre cibo per sfamarsi”.
Il Ministro Yu Xinrong ha  dunque colto l’occasione di un viaggio in Italia per visitare di persona le migliori aziende e apprendere prima di tutto (questo è lo scopo principale del progetto) i metodi per risparmiare acqua, e di conseguenza elettricità, nelle coltivazioni agricole.
La visita si è svolta sabato scorso a riflettori spenti per motivi di sicurezza pubblica e per l’interesse prettamente tecnico, non di carattere istituzionale, della delegazione.
Ad accogliere il gruppo c’era il Delegato alle politiche agricole del Comune di Sperlonga, Nicola Talano, produttore e ideatore, con Lorenzo Chinappi, del metodo innovativo che ha fatto breccia nei cinesi.
Il ministro Yu Xinrong ha voluto conoscere di persona i produttori, i loro metodi e le tecniche specifiche di coltivazione, con un particolare interesse al risparmio idrico, alla biodiversità, alle tecniche che permettono di eliminare l’uso di pesticidi.
La scelta è dunque ricaduta su due aziende agricole di Sperlonga: Maclè e Talano-Chinappi.
Quest’ultima ha sollevato l’interesse dei cinesi per l’utilizzo delle tecniche che permettono di realizzare prodotti totalmente privi di residui antiparassitari e come prima azienda italiana ad utilizzare un particolare telo che permette un notevole risparmio idrico.
“Usiamo unicamente prodotti naturali, una nutrizione equilibrata e insetti” ha spiegato  l’agricoltore Lorenzo Chinappi.
Il Ministro in persona ha voluto approfondire diversi temi che riguardano le tecniche agricole, i tipi di coltivazioni, i costi, ma soprattutto il metodo innovativo messo a punto dalla rete d’imprese locali Sanvyda e implementato dall’azienda Chinappi-Talano.
La rappresentanza, giunta in mattinata da Roma, è stata accolta nell’azienda Talano-Chinappi, che conta circa nove ettari sul territorio sperlongano, e poi dalla Maclè.
La curiosità di Xinrong, agronomo di formazione, è subito caduta sui diversi tipi di teli utilizzati in agricoltura.
“I nostri produttori – ha affermato il Ministro – non riescono ad eliminare i residui di plastica dal terreno, poiché utilizzano teli molto sottili”.
“Il telo che utilizziamo per la copertura delle serre – ha spiegato Nicola Talano – blocca i raggi Uv e disorienta gli insetti che si trovano all’interno, mentre sul suolo utilizziamo altri tipi di plastica che permettono di ridurre il consumo idrico fino al 35%”.
L’interesse della delegazione cinese si è quindi concentrato sul metodo di produzione senza pesticidi.
“Non abbiamo aderito alle certificazioni biologiche – ha spiegato Talano – ma non utilizziamo né insetticidi né anticrittogamici. Usiamo unicamente prodotti naturali e insetti, grazie anche alla presenza di prodotti che coltiviamo al solo scopo di creare biodiversità e permettere alla vegetazione di difendersi da sé dagli aggressori. Analizziamo i nostri prodotti periodicamente e il risultato è: zero residuo antiparassitario”.
Il protocollo biologico ha attirato l’attenzione dei cinesi che hanno voluto approfondirne i dettagli, non solo in termini tecnici.
“Immagino che realizzare prodotti di questa qualità sia molto costoso – ha notato Xinrong -. Quali sono i consumi idrici ed elettrici per questo genere di agricoltura?”
“Noi abbiamo la fortuna di poter prelevare acqua dal sottosuolo – ha spiegato Talano – come il 30% dei produttori italiani. Ciò significa che non paghiamo il consumo di acqua ma abbiamo bisogno di più energia elettrica per estrarla dal sottosuolo. Tuttavia il 70% dei produttori italiani deve acquistarla”.
La visita ha quindi interessato l’area dei macchinari per la lavorazione del terreno e si è conclusa con una piccola degustazione di prodotti locali.
“Il nostro metodo – ha commentato Talano – è semplice: produrre come ogni genitore farebbe per i propri figli, adottando tecniche varie, dal biologico al convenzionale, alla lotta integrata, con un unico obbiettivo; realizzare un prodotto naturale pulito”.
“Il Ministro Yu Xinrong – ha dichiarato il Consigliere rappresentante cinese presso la Fao Xie Jianmin – si è soffermato con piacere e a lungo a parlare con i produttori e con gli specialisti del settore ed è rimasto molto ben impressionato dalle aziende visitate”.
Il progetto del Caas è solo alla prima tappa.
“Abbiamo creato un ponte con la Cina – commenta  Pasquale Mormile del CNR – e nei prossimi mesi studieremo come proseguire. Certamente la visita del Ministro permetterà di aprire un collegamento non solo commerciale ma soprattutto di consulenza utile a trasferire le competenze dei nostri migliori agricoltori, come quelli di Sperlonga”.
“L’agricoltura sperlongana è cresciuta nel segno della qualità – ha commentato il vice Sindaco Francesco Faiola – e continua a svilupparsi nel segno dell’eccellenza. Una strada non facile che i nostri agricoltori hanno scelto di percorrere, ma che oggi porta i primi successi, con la visita del Ministro cinese Xinrong, e che deve continuare ad essere stimolata, supportata e valorizzata. Grazie ai nostri agricoltori Sperlonga oggi è riconoscibile nel mondo non solo per la bellezza dei suoi paesaggi e come meta di villeggiatura ma anche per l’eccellenza dei suoi prodotti e dei metodi di coltivazione altamente innovativi”.

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