“L’Associazione Mozart Italia – ha dichiarato il Maestro Bruno di Girolamo – con questo ricco programma, offre un ventaglio dei molteplici aspetti del mondo artistico-musicale, avvalorando la sua attenzione nei confronti delle realtà emergenti e mettendo in gioco l’ampia rete di rapporti internazionali costruita in questi anni. Inoltre i concerti consentono di ascoltare sia artisti di fama internazionale che giovani stelle per la prima volta nella città di Sperlonga e sulla Riviera di Ulisse. Nemmeno le radici sul territorio sono trascurate affidando i concerti del 30 giugno e del 22 luglio ad Ensembles Pontini di qualità garantita quali: I Cameristi Pontini e l’orchestra Pontina che offrono anche ai giovani talenti opportunità musicali importanti”.
L’AMI, con il calendario della Settimana Mozartiana 2018, – prosegue Di Girolamo – presenta una varietà di proposte notevoli onde rispondere in maniera esauriente alle attese del pubblico internazionale presente sul nostro territorio ed interessato all’evento.
Personalmente ho notato un generale innalzamento di livello a Sperlonga e un notevole decadimento nella mia città (Terracina) per scelte inappropriate che non hanno avuto e non hanno una costante nel lungo termine, ma sono finalizzate per il momento.
Prima di approdare a Sperlonga, ho conosciuto il pensiero di Armando Cusani e di alcuni preziosi suoi collaboratori, che mi hanno fatto intravvedere la speranza di come l’arte può contribuire in maniera insostituibile alla formazione ed al rafforzamento della coscienza europea di tutta la nostra Comunità. Il ritrovato capitello è il testimonial di quanto ho affermato”.
Sono intervenuti anche Stefano D’Arcangelo, Assessore del Comune di Sperlonga, il Presidente del Parco Riviera di Ulisse Davide Marchese, il prof. Carmelo Palella, autore del volume che verrà presentato nel corso della manifestazione “Mozart nel territorio della Riviera di Ulisse” e l’archeologo Piero Longo.
Proprio quest’ultimo ha colto e sottolineato l’importanza della valorizzazione di un momento storico che attraverso la scoperta del capitello amplia la diffusione delle ricchezze e della conoscenza del territorio della Riviera di Ulisse in un contesto sempre più internazionale. Il capitello stesso, rappresenterebbe un ulteriore conferma del collegamento della Riviera con l’oriente e in particolare con la Grecia, così come il passaggio di Mozart ci lega non solo all’Austria bensì al mondo intero cui è giunta la musica del genio.
Su questo punto tutti i presenti si sono trovati concordi e hanno sottolineato l’importanza di celebrare la forza della
collaborazione di tutti i
Comuni che rappresentano la
Riviera.
Una parentesi è stata dovuta alle recenti polemiche comparse sui social network sul mantenimento del capitello all’interno di una stanza del comando dei vigili di Sperlonga.
“Il capitello è un pezzo di grande valore – ha spiegato Piero Longo – che è stato esposto per almeno 1600 anni alla salinità del mare. È stato dunque necessario, appena dopo il ritrovamento, disporlo all’interno di una vasca d’acqua dolce che, naturalmente, produce melma col passare dei giorni. Ma questo passaggio è necessario ed è utile che resti più tempo possibile in acqua dolce fino all’inizio del restauro. Se non si fosse proceduto a questa pratica avremmo oggi un capitello completamente ricoperto di una patina verdastra con il rischio di averlo danneggiato”.