Noi non contestiamo il prestito e gli scambi delle sculture tra i Musei Archeologici, anzi siamo contentissimi che la nostra straordinaria scultura di Ulisse venga promossa e valorizzata in Italia e nel Mondo.
Privare però per oltre quattro mesi il nostro Museo della sua principale e più attraente scultura artistica, in particolare nel periodo primaverile e di inizio della stagione estiva, in cui sono maggiori le visite degli studenti e dei viaggiatori specialmente stranieri, appare davvero sbagliato, dannoso e inaccettabile sia dal punto di vista economico che turistico e culturale.
Quattro mesi sono tantissimi per una mostra, sia pure importante!
Sarebbe altresì una vera beffa per il paese, per i tantissimi visitatori e studenti che vengono richiamati ed attratti dal Museo di Sperlonga principalmente dal famosissimo Mito di Ulisse e della sua straordinaria Odissea.
Per queste ragioni di buon senso chiediamo al Ministero dei Beni Culturali e al Polo Museale regionale di rivedere le proprie decisioni e di ridurre a due mesi l’esposizione della statua alla mostra di Forlì, alla quale intendiamo certamente anche partecipare attivamente e far rientrare, quindi, la nostra scultura di Ulisse nel Museo di Sperlonga nel mese di maggio (periodo appunto di maggiori visite, specialmente scolastiche) in cui, tra l’altro, il Comune di Sperlonga ha già programmato, con la Dott. Marisa De Spagnolis, una grande ed importante mostra-convegno internazionale incentrata proprio sull’incontro tra Ulisse e Circe da realizzare in collaborazione con il Comune di San Felice Circeo che vede anche la straordinaria narrazione teatrale dell’attore Sebastiano Somma e dell’attrice e scrittrice Claudia Conte.
Ci auguriamo che questo nostro appello venga recepito, non come sterile polemica ma con sincero spirito di collaborazione dal Ministro On. Dario Franceschini e dalla Direttrice del Polo Museale del Lazio, nonché, Direttrice anche del Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, Dott.ssa Edith Gabrielli.
Restiamo dunque fiduciosi in attesa di un cortese e sollecito riscontro positivo, anche al fine di evitare informazioni distorte e prese di posizioni politiche e istituzionali strumentali che non giovano a nessuno e meno che mai giovano alla bellezza dei nostri beni culturali».
Stefano D’Arcangelo
Assessore all’Assetto del Territorio e Beni Culturali