lunedì 25 Novembre 2024,

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Spiagge, accessi al mare negati e ignavia. La bella Costa Azzurra terracinese, tra antiche e nuove problematiche

scritto da Redazione
Spiagge, accessi al mare negati e ignavia.  La bella Costa Azzurra terracinese, tra antiche e nuove problematiche

Decine di articoli, interventi diretti alla sensibilizzazione delle tematiche, foto attuali e storiche che in questi anni abbiamo prodotto a sostegno di una delle zone più belle e rinomate del Comune di Terracina: la famosa Costa Azzurra terracinese, evidentemente non sono stati sufficienti alla causa.

La zona in questi anni salvaguardata anche dalla sua posizione defilata rispetto alle altre spiagge insistenti sul territorio terracinese, continua però ad avere problematiche proprie mai definite, tra cui gli sbocchi a mare pubblici da decenni rigorosamente chiusi alla fruizione dei cittadini e in questi ultimi tempi anche l’inerzia di qualche possessore del “bene demaniale” che degrada sulla spiaggia.

Le foto che pubblichiamo rappresentano un “pezzo” del fronte mare poco manutenuto di proprietà privata posto nelle adiacenze del camping “Costazzurra”.

Il confine della “proprietà” del bene demaniale del “privato” costituito da “passoni” che  sotto l’incalzare della potenza del moto ondoso è collassato in parte su se stesso, innalzando anche pericolosi “spuntoni” arrugginiti della annessa recinzione metallica.

Ad oggi, e siamo nei primi giorni di luglio 2024, la “proprietà privata del bene demaniale” non ha ancora inteso ripristinare il corretto stato del luogo, lasciandolo come si trova.

A questo bisogna aggiungere, anche se a qualcuno può piacere, la selvaggeria che regna nella parte interna di tale “proprietà privata”: un fronte spesso di canne al vento, alberi rinsecchiti e pronti a cadere da un momento all’altro e soprattutto per una evidente mancanza di disinfestazione con la conseguente proliferazione di colonie di vespe, zanzare ed altri animali non protetti dalla convenzione di Ginevra.

Considerata l’indolenza della “proprietà privata del bene demaniale” nell’ottemperare al giusto lavoro di ripristino della recinzione abbattuta dai marosi e della necessaria bonifica dell’incolto luogo, facciamo nostro l’appello dei tanti turisti che questa zona la vivono con passione e spese economiche di soggiorno non trascurabili, che sollecitano gli ORGANI PREPOSTI, non ultima l’attenta e puntuale Guardia Costiera di Terracina, un intervento che possa riportare questa porzione di costa in sicurezza, anche sotto l’aspetto igienico – sanitario.

Poi, quando si interviene, non sarebbe male il controllo sui metraggi delle eventuali concessioni delle spiagge in concessione o delle autorizzazioni per l’affitto di sdraio e ombrelloni.

e.

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