Un emendamento alla Legge di Stabilità che chiede di ‘sdemanializzare’ le spiagge “occupate da pertinenze e costruzioni regolarmente assentite destinate ad attività turistico ricreative“. Ciò modificando l’articolo 35 del Codice della navigazione in base al quale “le zone demaniali che dal capo del compartimento non siano ritenute utilizzabili per pubblici usi del mare sono escluse dal demanio marittimo“: a queste vengono accluse le fattispecie illustrate sopra e relative alle strutture balneari. L’emendamento presentato a Palazzo Madama lo firmano i senatori azzurri Maurizio Gasparri e Remigio Ceroni.
Scopo del’emendamento a firma dei senatori Gasparri e Ceroni (Fi) è anche “garantire agli attuali possessori che, tra l’altro, sono anche i proprietari degli immobili costruiti sul litorale, il diritto di opzione nell’acquisto della sottostante area di sedime“.
La norma che si propone “ha un effetto positivo finanziario per l’Erario in quanto determina un’entrata straordinaria“, si legge nella motivazione. La linea demaniale “risale nella migliore ipotesi agli anni Trenta del 900 e in molti casi anche alla fine dell’800 – prosegue- per cui le notevoli trasformazioni urbanistiche e le modificazioni fisiche dovute anche al fenomeno erosivo, nel frattempo intervenute, rendono non più differibile una sua revisione“. Le norme del Codice della navigazione, che vuole modificare l’emendamento, codice varato nel 1942, “non sono utili per un più generale ridisegno della linea demaniale alla luce delle trasformazioni intervenute nell’ultimo secolo“. Insomma, si invoca una revisione che, nel senso di una sdemanializzazione delle spiagge, le sottrarrebbe alla direttiva Ue Bolkestein che ne impone la messa all’asta delle relative concessioni in quanto bene pubblico demaniale. “Le modifiche che si propongono hanno lo scopo di dare un’interpretazione autentica delle aree che hanno perso l’idoneità ai pubblici usi del mare -si legge ancora- ricomprendendovi tutti quei manufatti che hanno determinato una irrversibile trasformazione dell’area interessata che, quindi, di fatto non rivestono più le caratteristiche della demanialità“. A ciò, conclude esplicitamente la motivazione dell’emendamento, “si aggiunge la necessità di garantire agli attuali possessori che, tra l’altro, sono anche i proprietari degli immobili costruiti sul litorale, il diritto di opzione nell’acquisto della sottostante area di sedime“.