“Il piano strategico a lungo termine del gruppo Stellantis per Termoli deve diventare realtà alla realizzazione della Gigafactory di batterie per le auto elettriche: è stato importante per la riuscita del progetto anche il contributo dei lavoratori che hanno sempre dimostrato concretamente costante attenzione e eccellenza professionale, permettendo al Gruppo di portare al termine un importante accordo, nonostante un contesto sanitario, economico e politico mondiale molto difficile. Di positivo c’è il piano dell’azienda che potenzialmente porta alla piena rioccupazione ma ora, sussistono alcune criticità, che dovremo affrontare insieme e che l’Ugl è da subito disponibile a confrontarsi a 360°”.
Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, spiegando che, “fuor dubbio è da assicurare che ACC riprenda tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli, consapevoli che possa esserci un periodo di scarico di lavoro che richiederà ammortizzatori sociali di accompagnamento e che dovremo cercare di rendere il meno gravoso possibile per i lavoratori in un’intesa che offra la massima tutela possibile in termini di continuità normativa e salariale per tutti i coinvolti. Da monitorare e discutere su un agevolato e conveniente trattamento di trasferta per l’eventuale periodo di lavoro e formazione da svolgere in Francia. A ciò và seguita la strategia per poter assicurare anche che tutti i dipendenti dell’indotto vadano sostenuti in tale periodo di transizione. La riconversione della fabbrica di meccanica di Termoli in una Gigafactory, è un obiettivo per cui ci siamo battuti fortemente, per assicurare un futuro a 2.000 lavoratori che altrimenti sarebbero stati colpiti dalla messa al bando dei motori endotermici. Ora però con il nuovo ruolino di marcia delineato da Stellantis nel corso di un incontro con i sindacati, nel quale il gruppo automotive ha confermato il piano di progressiva trasformazione dello stabilimento di Termoli da fabbrica di motori e di cambi in stabilimento di batterie per auto elettriche, si pongono delicati problemi di tutela dei lavoratori. Come Ugl – aggiunge Spera – chiediamo di iniziare un confronto dove come sindacato continueremo, ovviamente, a fare la nostra parte, affinché vada a compimento la trasformazione dell’impianto di Termoli per contribuire alla creazione di un futuro più sostenibile, con obbiettivi ben precisi che assicuri innanzitutto che: ACC occupi tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli, prima di cercare le professionalità sul mercato, dando luogo senza risoluzione di continuità contrattuale, salariale e normativa, nel passaggio di tutti i dipendenti da Stellantis ad ACC. Di positivo certamente c’è che il piano dell’azienda potenzialmente porta alla piena rioccupazione ma sussistono alcune criticità, che dovremo affrontare insieme rammentando che sono varie le fasi attraverso cui si articolerà il processo di trasformazione, secondo quanto previsto che da gennaio 2023 avrà luogo l’acquisizione delle aree da parte di Acc; ad ottobre inizieranno i lavori nelle aree libere dalla attuale produzione con il modulo 1 e la costruzione della power solar unit, che dovrà produrre energia rinnovabile con i pannelli solari; nel primo quadrimestre 2024 invece cesserà la produzione di cambi, mentre la discesa dei motori sarà graduale, con il fire di cui è prevista la fine nel 2026 e i motori premium che proseguiranno ancora per qualche anno; a gennaio 2025 inizieranno i primi riassorbimenti di personale, con una fase formativa che prevede anche una disponibilità a lavorare per massimo sei mesi a Douvrin in Francia. Il piano inoltre prevede anche la creazione di un centro di ricerca e sviluppo con la collaborazione della università del Molise. Per risolvere questi problemi – conclude Spera – siamo pronti a prossimi incontri che dovranno coinvolgere la joint venture subentrante ACC e poi naturalmente le Istituzioni locali e nazionali. Come Ugl siamo fiduciosi, sapremo trovare le giuste risposte per i lavoratori, poiché il risultato è di grande importanza: la riconversione della più grande fabbrica di motori di Italia e la occupazione di oltre 2.000 persone”.
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