“Chi cincischia vuole perdere. Dal momento in cui, ieri mattina, Renata Polverini ha firmato il decreto di indizione delle elezioni per il 10-11 febbraio 2013 per l’elezione del nuovo presidente del Lazio e di 50 consiglieri regionali, è iniziata una guerra lampo che durerà nove settimane in cui si decide per i prossimi cinque anni. Attardarsi più di una settimana nella scelta del candidato sarebbe intelligenza col nemico, diserzione, viltà. Noi, domenica prossima, diamo il via alla campagna elettorale de La Destra. La vogliamo di coalizione. Se la coalizione non c’é, la facciamo col popolo”. Lo scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito.
“Bisognerà dire con chiarezza che cosa si intenderà fare per il futuro delle persone – aggiunge – L’ultima cosa che si dovrà fare sarà rimettersi a litigare sul passato. Per noi, dal giorno dopo le elezioni, dovrà trovarsi un altro mestiere il commissario Enrico Bondi, il killer della sanità laziale. E’ inaccettabile puntare il mirino contro quattro ospedali, che lui vuole chiudere. Caso mai vanno aperte tante strutture nel territorio che evitino troppi ricoveri. Se ci togli il diritto alle cure, dicono i cittadini, che le paghiamo a fare le tasse per la salute? Dal giorno dopo le elezioni, non ci deve essere tregua sui costi della politica. La coalizione di Zingaretti non offre garanzie al riguardo, visto che da lì si annunciano ricorsi contro la meritoria decisione di Renata Polverini sul voto a cinquanta seggi anziché settanta. Venti consiglieri in meno, ma la sinistra protesta. Il Lazio tornerà a sorridere e a sperare nel futuro. Basta la buona politica. Quella che ci crede e che sa che cosa fare”.