“Alla Regione Lazio emerge di nuovo una questione morale, ma la stampa sembra volersi assumere il ruolo di guardiaspalle del governatore Zingaretti. Persino le recenti rivelazioni dell’Espresso, settimanale non certo ostile alla sinistra, che ha guastato il weekend del numero uno della Pisana, infilzandolo come un toro alla corrida e mettendo in fila tutte le perle in negativo della sua amministrazione, hanno avuto il potere di svegliare i media“. E’ quanto scrive, Francesco Storace, vicepresidente Consiglio regionale del Lazio, sull’editoriale de Il Giornale d’Italia e sul sito del partito.
“Siccome il silenzio non è detto che sia sempre d’oro, assieme a Fabrizio Santori ho presentato un’interpellanza alla quale esigiamo una rapida risposta: la trasparenza tanto decantata in campagna elettorale si sta rivelando un bluff ogni giorno che passa. E mi fa piacere apprendere che analoga iniziativa sia stata presa dal senatore Francesco Aracri, del Pdl -scrive Storace- Ormai non passa settimana che non ci si debba affannare a mettere una pezza su questo o quel guaio provocato da assessori e dirigenti“.
“Ad esempio: si è dimessa tempo addietro l’assessore Paola Varvazzo. Suo marito è accusato di traffici mazzettari con l’amministrazione regionale, non si ha traccia di commissione interne – e dei loro eventuali risultati – su chi era in combutta con il congiunto della sfortunata ex-collaboratrice di Zingaretti -prosegue Storace- Un’altra donna della giunta, Sonia Ricci, è stata pizzicata dai magistrati in reati ambientali con danno alla salute pubblica, sarà processata il 21 ottobre, ma resta ancora al suo posto. Imperterrita. L’assessore ai rifiuti, Civita, che era in giunta con Zingaretti anche alla Provincia di Roma, si è visto pubblicare sulla stampa intercettazioni col “re della monnezza”, Manlio Cerroni. Se Civita fosse stato di destra, chissà che fine avrebbe fatto“. “Dia un segnale, il presidente della Regione: azzeri la giunta; offra certezze di trasparenza personale ad una pubblica opinione sconcertata; ricominci con una squadra rinnovata totalmente o in parte per eliminare ogni dubbio nei cittadini -conclude- Finora Zingaretti ha trovato un’opposizione che, a partire dai recenti provvedimenti legislativi sulla riduzione dei costi della politica, ha fatto molto più di quanto doveva in termini di collaborazione. Ora tocca a lui. La propaganda è finita“.