“Zingaretti è in carica da soli due mesi, finora si è mosso solo con dei ‘si”. Si è limitato a degli annunci ed è normale che la gente sia soddisfatta“. E’ quanto dichiara Francesco Storace in un’intervista a RomaCapitaleNews in merito alla prima posizione di Zingaretti nell’indagine Monitor Regione di Datamonitor sul gradimento dei governatori. “Ci vorrà ancora qualche mese perché gli elettori si misurino con le conseguenze delle sue scelte e valutino con cognizione il suo operato – aggiunge – adesso c’é solo tanto entusiasmo, è comprensibile. E’ difficile parlare di tagli ai costi alla politica quando si tengono in giunta 10 assessori esterni. Questa scelta infatti non fa che gravare sulle casse regionali: così si pagano più persone che tra l’altro non sono state elette, ma incaricate in maniera diretta. Non mi pare una grande idea. Forse Zingaretti dovrebbe puntare ad un taglio della propaganda, sarebbe più sensato“. Per Storace “la chiusura dell’Agenzia di Sanità del Lazio é solo un modo per evitare il controllo dell’opposizione, visto che era l’unico presidio rimasto per poter verificare l’operato nella sanità del Lazio. E poi non sanno neppure i costi: una volta parlano di 16 milioni, poi diventano 8. Ma a che pro? Seguendo questo principio sarebbe più logico cancellare una delle qualsiasi Asl del territorio che costa almeno 800 milioni di euro l’anno. Per non parlare della questione delle nomine dei direttori generali. Zingaretti diceva che avrebbe affidato la scelta a soggetti esterni, poi è saltato fuori invece il nome dell’ex assessore alla salute dell’Emilia Romagna, che intanto é diventato presidente dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ndr)“.