venerdì 22 Novembre 2024,

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Storace – consulenze: Zingaretti peggio prima repubblica

scritto da Redazione
Storace – consulenze: Zingaretti peggio prima repubblica

“I quattro decreti per altrettante nomine di consulenza, tutte per ‘esigenze’ del presidente della Regione, rappresentano una vergogna partitocratica, esattamente il contrario di quanto aveva promesso Zingaretti in campagna elettorale. Tre incarichi da 40 mila euro e un altro da 15 mila. Si tratta di persone non certo indispensabili per l’amministrazione, alcune delle quali trombate alle ultime elezioni o semplicemente rimaste fuori dai giochi“. Così Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.   “Cesare San Mauro, che è professore di Diritto dell’economia presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento (che è in Puglia) è stato candidato al Senato nel collegio del Lazio con la lista di Centro Democratico, senza essere eletto – prosegue Storace -. Si andrà ad occupare per 15 mila euro annui di società a partecipazione pubblica. Catello Caiazzo è un economista che sarà impegnato nelle materie statistico economiche con un impegno di risorse annuale di 40 mila euro; qualcuno dovrebbe spiegare per fare cosa di concreto. Umberto Gentiloni Silveri, professore associato di Storia contemporanea presso l’Università di Teramo alla facoltà di Scienze politiche si andrà ad occupare, per 40 mila euro, di tutela della memoria storica. Si dice in giro che sia il cugino dell’ex ministro Paolo Gentiloni, quello che ululava contro Parentopoli. Cecilia D’Elia, già assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma con Zingaretti presidente, sarà consulente in materia di contrasto alle discriminazioni e di tutela dei diritti fondamentali di genere. Sulla consulenza della D’Elia però ci sarebbe addirittura un dettaglio in più. La sua provenienza da Sel la metteva in pole position nella giunta Marino al comune di Roma – conclude Storace -. Sel infatti aveva chiesto 2 poltrone, ne ha avuta una di rilievo con Luigi Nieri assieme al ruolo di vicesindaco e assessore al Patrimonio, e quindi la D’Elia è stata fatta fuori. Così è rientrata in lizza in Regione in extremis con una delibera ad hoc firmata dal presidente Zingaretti. Peggio del peggio della prima Repubblica“.

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