“La Destra presenterà il proprio simbolo in tutta Italia a corredo della propria lista, con le proprie candidature. Il lavoro che i nostri militanti stanno facendo in tutta Italia – siamo già ad un terzo delle sottoscrizioni raccolte – sarà registrato nella direzione nazionale che ho convocato a Roma per il prossimo 28 dicembre, prima del rush finale. Ormai siamo prossimi all’appuntamento col Parlamento. Tra il 4 e il 6 gennaio si presenteranno i contrassegni per le alleanze, i programmi elettorali, l’indicazione dei capi delle coalizioni.
Noi siamo pronti a fare una battaglia contro Bersani e Vendola, ma non certo nel nome di Mario Monti. Non ci stiamo neppure a restare appesi al destino del presidente del Consiglio. Il 21 dicembre Monti col suo annuncio, il giorno dopo sapremo anche se si e’ avverata o no la profezia dei Maya….”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia.
“No, l’Italia non merita di essere trattata così male dalla sua politica e chiediamo a Berlusconi, al Pdl, di chiudere questa pagina che crea solo ansia al nostro popolo. Noi, La Destra, siamo pronti a richiamare alle urne col nostro messaggio per la sovranità chi non aveva più ragioni per andare a votare, ma dobbiamo togliere di mezzo l’incubo di questo presidente del Consiglio. E la nostra direzione nazionale della prossima settimana servirà anche a questo – prosegue Storace – per avere idee chiare e un mandato esplicito a evitare la presenza di Monti nel futuro del centrodestra.
Il premier simboleggia l’egemonia tedesca sull’Europa e la sudditanza della democrazia verso i poteri forti. Noi vogliamo altro. Pretendiamo rispetto per il popolo italiano che non può essere condizionato dalle velleità del Ppe a trazione germanica.
Lo diciamo proprio al Pdl: abbiamo resistito nel 2008 e in questi cinque anni, quando fu consentito a Gianfranco Fini di tentare il nostro sterminio, abbiamo lottato e siamo rimasti in piedi. Ora siamo all’ultimo miglio e non pensiamo di doverci inchinare a chi ha usurpato la poltrona principale di palazzo Chigi e che pretende di restarci ancora, accettando al massimo di trasferirsi in un Palazzo ancora più ambito.
Ricordo il 2008 perché tutti comprendano che se non ci siamo fatti irretire allora – con la pretesa di sciogliere La Destra nel Pdl – sarebbe ancora più anacronistico farlo adesso. La realtà e’ che con noi il centrodestra ha ancora la possibilità di radunare attorno alla coalizione, attraverso il nostro simbolo, oltre un milione di persone che altrimenti avrebbe altro da fare, altro che agenda Monti….
Se i nostri militanti sono impegnati nella raccolta delle firme, e’ perché hanno capito l’importanza della posta in palio, che e’ superiore alle singole persone. Lo capiscano anche quanti vorrebbero vederci impegnati in progetti di ricostruzione della più grande destra italiana che altri hanno sciolto – Alleanza nazionale – che quel tempo non torna soprattutto perché vi hanno rinunciato i suoi maggiori protagonisti, a partire da Gianfranco Fini. Degli antichi “colonnelli”, restano nel Pdl Matteoli e Urso, Alemanno e Gasparri. Solo La Russa e’ intenzionato – lo si e’ capito a Porta a Porta – ad uscire dal Pdl di cui e’ coordinatore. Ma se poi col Pdl ci si allea – conclude Storace – e’ difficile comprendere con quale prospettiva di successo”.