lunedì 25 Novembre 2024,

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Storace: “Cugino di Gentiloni consulente di Zingaretti per la memoria”

scritto da Redazione
Storace: “Cugino di Gentiloni consulente di Zingaretti per la memoria”

“Speriamo che Matteo Renzi  non sia superstizioso. Perche’ la vendetta si abbatterebbe inesorabile anche su Nicola Zingaretti, signore e padrone delle consulenze da menagramo. Una storia che apparentemente fa sorridere, e in realta’ indignare e che si svolge alla Regione Lazio”. La racconta su Il Giornale d’Italia Francesco Storace,  vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio    “Il luogo dove si gira la scena e’ la stanza del governatore-scrive- le  tasche che si spolpano quelle, solite, dei contribuenti; a gonfiarsi in misura considerevole sono invece quelle nobili di uno dei cugini del neopremier e che si chiama Umberto Silveri Gentiloni. Costui vede sprecato da anni il suo intenso curriculum con un incarico finalizzato a salvaguardare ‘le esigenze del presidente della regione di tutela della memoria storica’. Il governatore colpito da amnesia non ci era mai capitato, anche perche’ e’ un incarico che ci costa la bellezza di quarantamila euro l’anno: 3.300 lordi finiscono ogni mese nelle saccocce del signor conte, del noto parentado. Ieri abbiamo presentato un’interrogazione a Zingaretti per sapere in tutti questi anni che cosa ha prodotto di rilevante per la regione il professore cugino di Gentiloni”.

“Ma la questione di fondo e’ un’altra-riprende Storace- gia’ era imbarazzante che la Regione si dotasse di un consulente imparentato con un ministro in carica; ora quel ministro e’ diventato capo del governo, sia pure telecomandato da Pontassieve. Nel decreto di nomina, Zingaretti ha fatto scrivere che e’ insussistente ogni, potenziale, conflitto di interesse. Ne e’ ancora sicuro? Non e’ imbarazzante? E anche c’e’ qualcosa di assolutamente esilarante, che se Renzi lo avesse scoperto, avrebbe ordinato alla Boschi di inserire un altro spreco da evitare nella sciagurata riforma costituzionale appena seppellita da diciannove milioni di italiani. A differenza del 2013 e del 2014 – quando non fu assegnata alcuna ricerca specifica al consulente di sangue blu – nel decreto che lo conferma fino al 30 giugno 2017 (prevedibile durata superiore a quella del cugino premier…) c’e’ un compito assai impegnativo. Si scrive che l’anno a venire dovra’ essere ricordato per l’adozione della Costituzione repubblicana, ma non solo; ad esempio ‘tra il 2016 e il 2018 si celebrano importanti ricorrenze storiche, tra le quali il referendum costituzionale’. Si riferiva al referendum repubblica-monarchia ma a leggerla ora sembra una iattura per la catastrofe capitata al centrosinistra lo scorso del 4 dicembre … Zingaretti peggio di un gatto nero, pensera’ l’ex premier fiorentino…”   “Non e’ piu’ tempo di consulenze imparentate, presidente Zingaretti- conclude Storace- ove mai il cugino del premier dovesse relazionare – lo ha mai fatto? – chi avrebbe la forza di correggere il suo punto di vista in seno all’amministrazione? In casi come questo, si recide il rapporto con il consulente. Siccome Zingaretti non ne avra’ il coraggio, il gesto davvero nobile lo faccia il conte Umberto Gentiloni. Ha tanti incarichi, se fa risparmiare 40mila euro alla regione Lazio la nostra memoria, in questo caso, avra’ spazio per lui. Gratis. E con davvero tanta gratitudine…”.

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