giovedì 21 Novembre 2024,

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Storace: “Da elezioni può nascere partito di destra”

scritto da Redazione
Storace: “Da elezioni può nascere partito di destra”

L’atteggiamento guascone di Renzi provoca ripulsa nell’elettorato ma le divisioni dell’opposizione segnano la mancanza di un’alternativa concreta“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
Ho vissuto in Puglia due giornate intensissime – prosegue Storace – in cinque province su sei, con la voglia di battersi dei candidati di Fratelli d’Italia contro i giochi di palazzo che rischiano di regalare la Regione alla sinistra di Michele Emiliano. È il dono agli avversari che Berlusconi mette sul tavolo con la candidatura della poltronista Poli Bortone. Ma sebbene sia una partita complicata, il messaggio più efficace da mandare è che è vietato arrendersi. Da domani, il giro elettorale toccherà anche le città dell’Umbria, del Lazio, della Lombardia, del Veneto, della Toscana e di nuovo nelle Marche e in Campania. Renzi – aggiunge Storace – deve rispondere dei suoi bluff: il risarcimento ai pensionati; l’imbroglio statistico sull’occupazione; l’assenza di qualunque iniziativa di contrasto al carovita; lo sviluppo che non c’è; la sicurezza che manca. In giro per l’Italia stiamo ritrovando lo stesso afflato comunitario del tempi migliori della destra italiana: può rinascere quel partito che ci manca da troppi anni, sarà inevitabile lavorare insieme alla stessa piattaforma politica e organizzativa. Da queste regionali devono nascere una destra e poi un centrodestra che sappiano anteporre la parola al popolo rispetto ai giochini di Palazzo. Disgustano le manovre di Forza Italia in Puglia come nelle Marche e in Toscana, manovre che rappresentano il segnale della resa. Sappia, Berlusconi – conclude Storace – che ci sono italiani indisponibili ad arrendersi all’Europa e alla sinistra, italiani che, il 31 maggio, voteranno a destra. Perché non hanno bisogno di potere, ma di rappresentanza dei loro interessi. Di tutti e non di uno solo“.

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