“L’atteggiamento guascone di Renzi provoca ripulsa nell’elettorato ma le divisioni dell’opposizione segnano la mancanza di un’alternativa concreta“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“Ho vissuto in Puglia due giornate intensissime – prosegue Storace – in cinque province su sei, con la voglia di battersi dei candidati di Fratelli d’Italia contro i giochi di palazzo che rischiano di regalare la Regione alla sinistra di Michele Emiliano. È il dono agli avversari che Berlusconi mette sul tavolo con la candidatura della poltronista Poli Bortone. Ma sebbene sia una partita complicata, il messaggio più efficace da mandare è che è vietato arrendersi. Da domani, il giro elettorale toccherà anche le città dell’Umbria, del Lazio, della Lombardia, del Veneto, della Toscana e di nuovo nelle Marche e in Campania. Renzi – aggiunge Storace – deve rispondere dei suoi bluff: il risarcimento ai pensionati; l’imbroglio statistico sull’occupazione; l’assenza di qualunque iniziativa di contrasto al carovita; lo sviluppo che non c’è; la sicurezza che manca. In giro per l’Italia stiamo ritrovando lo stesso afflato comunitario del tempi migliori della destra italiana: può rinascere quel partito che ci manca da troppi anni, sarà inevitabile lavorare insieme alla stessa piattaforma politica e organizzativa. Da queste regionali devono nascere una destra e poi un centrodestra che sappiano anteporre la parola al popolo rispetto ai giochini di Palazzo. Disgustano le manovre di Forza Italia in Puglia come nelle Marche e in Toscana, manovre che rappresentano il segnale della resa. Sappia, Berlusconi – conclude Storace – che ci sono italiani indisponibili ad arrendersi all’Europa e alla sinistra, italiani che, il 31 maggio, voteranno a destra. Perché non hanno bisogno di potere, ma di rappresentanza dei loro interessi. Di tutti e non di uno solo“.