“Dentro Fratelli d’Italia si è aperta la partita definitiva sulla ‘cosa di destra’ e Giorgia Meloni ha deciso di prendere l’iniziativa nei riguardi di chi, all’interno del suo partito, pensa ad altro: questa è la lettura del sondaggio, di cui oggi si dovrebbero conoscere i risultati, tra circa 20mila iscritti e simpatizzanti che la direzione di Fdi ha effettuato in questi giorni. Anche perché non credo che dalla prossima riunione della Fondazione An nasca qualcosa“. Lo scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“FdI ritiene di avere le carte in regola per non mutare d’abito, tanto meno per la ‘festa’ della fondazione An, in calendario il 3 ottobre con l’assemblea degli iscritti. Già il quesito posto – prosegue Storace – circa la collocazione di un nuovo soggetto politico di destra è suggestiva perché indica una incompatibilità tra FdI e l’ipotetico nuovo progetto. In questi mesi deve essere maturata una presa di distanza rispetto alla proposta che inizialmente aveva affascinato anche Fratelli d’Italia al punto da dichiararsene erede. Ora, eredi ma non continuatori. E’ una svolta. Il questionario – aggiunge Storace su Il Giornale d’Italia – si completa chiedendo di valutare la compatibilità di una dozzina di nomi ‘con un rilancio della destra’: da Salvini, che poi è quello che ha più voti di tutti, a Berlusconi, Crosetto, Fitto e Tosi; Gasparri, Scopelliti, Fini e Alemanno. Attorno a questa dozzina di persone si fa ruotare il sondaggione sul rilancio della destra italiana. Noi che facciamo notoriamente parte di un’altra epoca siamo curiosi di conoscere il risultato della consultazione. Se i magnifici dodici faranno il miracolo, con umiltà saremo pronti a dare una mano. Ma siccome il miracolo non ci sarà, immaginiamo un nuovo periodo di conflitto a destra. Auspichiamo solo – conclude Storace – che il rilancio vero si annunci a fine settembre, alla manifestazione di Atreju, senza attendere ancora liti in fondazione“.