“Domenica pomeriggio la commedia finirà. E tutti dovranno comprendere che per noi il sovrano è sempre il popolo, nel caso in questione quello di Roma, abbastanza stanco dei giochini politichesi sulla sua pelle“. Lo scrive in un comunicato il leader de La Destra, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e candidato Sindaco di Roma.
“Domenica pomeriggio, all’Auditorium Salesianum, ribadiremo che per noi il sovrano è sempre il popolo che ne ha abbastanza dei giochini politichesi sulla sua pelle. I più recenti sondaggi nell’ambito del centrodestra, specie a Roma – prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – testimoniano una volontà di riscossa del popolo di destra. Ma sembra quasi che si voglia perdere le comunali. L’uscita sgarbata della Meloni sul ‘sì alle primarie’ di facciata ma con un no nei miei confronti e tanti paletti, come lo scaricare il tema ad Arcore e su Salvini, da renderle impraticabili, sembra una specie di legge Severino fatta in casa, all’amatriciana. È vero che a destra, le primarie si sono fatte pochissime volte a destra, ma c’erano partiti che potevano permettersi il lusso della decisione per la loro fortissima presenza nella società. Chi poteva dire no ad un Berlusconi al 40 per cento? Oggi, i partiti sono larve. Pensateci bene prima di distruggere ogni possibilità di vittoria. Non è più il 2008 quando stavate tutti insieme. E ne abbiamo conosciute le conseguenze. Se volete portare alla sconfitta un centrodestra formato mignon – conclude Storace – allora capiamo perché state facendo scelte escludenti“.