giovedì 21 Novembre 2024,

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Storace: “Prepararsi a elezioni con liste civiche e non di partito”

scritto da Redazione
Storace: “Prepararsi a elezioni con liste civiche e non di partito”

Marino perde pezzi e nervi, subendo le reprimende anche dei suoi compagni di partito per le orrende e violente parole pronunciate alla Festa dell’Unità. Il centrodestra deve prepararsi a una lunga campagna elettorale ma deve farlo segnando discontinuità col passato“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. “Occorre sgomberare il terreno dai simboli di quei partiti che non hanno dato degna prova nell’amministrare Roma e mettere in campo liste legate a singole personalità. Spariscano le logiche di apparato perché, se restano, non si è capito nulla. A Roma – prosegue Storace – bisogna far saltare gli schemi, unire le persone che possono dare un contributo positivo alla città, mettendo al bando il solito affarismo dannoso. Io sono pronto a dare una mano, ma nel segno della discontinuità amministrativa. In quei quattro anni al comune di Roma, sono stato solo contro tutti. Davanti a me vedevo una maggioranza e un’opposizione consociative: con che faccia potrebbero ripresentarsi gli stessi protagonisti al cospetto degli elettori romani? Chi si è impegnato solitariamente per sette lunghi anni nel nome di una destra pulita – aggiunge Storace su Il Giornale d’Italia ricca solo di valori incancellabili, non può acconsentire a manovre di palazzo.
Trasparenza come valore e pratica politica; nella nostra vita non ci siamo dimessi (innocenti) persino da ministri per ricominciare tutto come prima. Non ci siamo fatti prendere di petto dal potere persino col processo Napolitano per assecondare giochi di casta perduta. Siamo rimasti estranei al doppio scandalo regionale – prima i rimborsi dei gruppi e poi Mafia capitale – proprio perché formati alla cultura di una legalità che non conosce confini. Se si ragiona di proposte concrete, sentiremo il dovere di esserci a sostegno di una leadership romana finalmente pulita. Se non si discuterà
– conclude Storace – ci saremo comunque ma contro chi vuole imporre la logica di un continuismo finalizzato ad uccidere definitivamente le speranze della città“.

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