“Varare un percorso costituente altermine del quale trovare una nuova leadership. Io ho fondato e guidato La Destra, sarebbe anacronistico pretendere di guidare anche il soggetto che dovrà nascere“. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e sul Giornale d’Italia. “Una cosa – aggiunge l’ex governatore del Lazio – deve essere chiara: non voglio passare il tempo a tentare di collaborare all’organizzazione del partito unico dei prefissi. Ormai le forze identitarie fanno agli italiani lo stesso effetto che in tv provocano gli sgommati. Gli italiani votano proposte di governo, Pd, Pdl o, in misura minore, Monti, o la protesta a prescindere, Grillo. Non è stato nemmeno un problema legato alle alleanze: fuori dal centrodestra, la stessa Lega avrebbe probabilmente fatto la fine di Ingroia o di Giannino. Nel Lazio ha lo zero virgola persino chi ha reso pubblico il caso Fiorito, i radicali“. “In una costituente – conclude Storace – vorrei in pista un po’ di giovani in gamba. Ne abbiamo tanti. Tra i primi nomi mi vengono in mente Ruggero Razza e Stella Mele, Luigi D’Eramo e Alessandro Nardone, Andrea Scaramuccia, Gianni Musetti e Giuliano Moggi, Valerio Limido e Fabrizio Santori, Sergio Marchi e Carlo Aveta e chissà quanti altri dimentico: gente che scrive, pensa, ha qualcosa da dare e da dire“.