“Se l’opposizione da’ fastidio in Ufficio di Presidenza, gli esponenti del Pd che ne fanno parte lo dicano e valuteremo se uscire o no da quello che evidentemente considerano una specie di Giunta Zingaretti bis.
L’indecorosa esibizione mediatica di un piano anticorruzione approvato tre mesi fa con i voti di tutti è servita a far suonare la consueta grancassa propagandistica a Leodori, Valeriani, Petrangolini. Se il Pd ha bisogno di questo per dimostrare che si “cambia verso”, lo faccia con i voti suoi e non con quelli della minoranza. E’ evidente che non ha alcun senso un atteggiamento istituzionale in un organo che dovrebbe essere terzo. Se chi ci sta per conto della maggioranza dimentica l’elementare regola del rispetto che in quella sede deve valere sempre verso chi lavora per l’applicazione di regole che devono valere per tutti, la conseguenza immediata è un atteggiamento da opposizione anche in quella sede. Con questo clima non si aiuterà il lavoro del prossimo Segretario Generale del Consiglio regionale. E magari lo si induce a ripensarci“. Lo affermando in una nota congiunta Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra, e il consigliere segretario, Giuseppe Simeone (PdL-FI).