“Dà abbastanza fastidio leggere certe cronache quotidiane. La politica a dispetto sembra sopravanzare rispetto a quella che dovrebbe essere la logica. Abbiamo dissentito da Renata Polverini quando si è dimessa, non riusciamo a trovare un solo motivo per cui ora non si debba andare a votare”. E’ quanto verrà pubblicato domani dal segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, su Il Giornale d’Italia in relazione alle elezioni regionali del Lazio. “Forse il motivo che nessuno ci ha confidato – spiega – sta nel fatto che non si sa ancora che tipo di coalizione si voglia formare. Vero. Ma caso mai è un motivo in più per imboccare la strada delle urne. I partiti che non sono stati capaci di evitare il caos in cui è precipitata la regione grazie alla leggerezza incredibile di certi comportamenti e alle omissioni di chi doveva intervenire e non lo ha fatto nel Pdl, adesso pretendono – con rarissime eccezioni – di fare attendere milioni di cittadini nel loro diritto a scegliere un governo per il Lazio. Tanto più che si disputa una sottile e stupida guerra di nervi. Si fa scrivere a giornalisti compiacenti – quelli che tracannano tutto senza neppure verificare le loro fonti – che la coalizione che si contrapporrà alla sinistra sarà formata dal Pdl che aveva detto che non si sarebbe presentato alle urne e dall’Udc che ha staccato la spina alla Polverini mentre ci resta in giunta, anzi sperando di ritardare il più possibile il tempo del trapasso. Più lei, molto affezionata a chi l’ha mandata a casa. Non sappiamo se lo scenario è vero. Nessuno immagini di provocare tristezza in noi. Semmai ci si risparmierebbero molte fatiche. Nelle prossime 48 ore verificheremo la realtà delle cose, auspicando che sulla data del voto si imbocchi finalmente la strada della legge e della serietà. Nessuno può sostituirsi ad un consiglio regionale sciolto e il centrodestra – se esiste ancora – rivendichi semmai di voler fare piazza pulita e non abbia paura di andare a votare. Se si esita, se si agita lo spauracchio finto della riduzione dei seggi – è finto perché chiunque sa che se votassimo per 50 consiglieri anziché per 70 qualunque ricorso ci riporterebbe di nuovo alle urne dopo pochi mesi…. – vuol dire che prevale il terrore del corpo elettorale. Allora è giusto che non ci si chiami neppure. Comunque martedì a nome de La Destra terrò una conferenza stampa al partito. Parlerò di molte cose, del Lazio e non solo, preannunciando un’impegnativa discussione che partirà la sera stessa in ufficio politico e dando qualche notizia ai cronisti…” “Ci attende un percorso importante, domenica prossima è IV novembre e auspico – conclude – che molti nostri militanti ci vogliano raggiungere sul Po per navigare sui nostri battelli tricolori e lanciare un messaggio chiaro agli Italiani del Nord e del Sud”.