Per restare in termini cronologici impostimi, limitati al presente millennio, sarò costretto a ridurre a un paio di commi quello che sarebbe potuta diventare un’appendice pedagogica nel trattare il tema: ”Piccoli strunz cresceranno”.
L’argomento verrà, seppur parzialmente, affrontato nel prossimo quinto e ultimo paragrafo.
Passo dunque ad esaminare i rapporti esistenti tra lo “strunz” ed il potere.
Continuano ad arrivarmi sempre più frequentemente segnalazioni di avvistamenti di “strunz”, o supposti tali, dal territorio di Terracina.
Naturalmente il livore si addensa viepiù contro individui eminenti del nostro contesto sociale, ricadendo quindi nell’errore di sempre, teso a personalizzare il male e a scambiare il sintomo con la causa.
Non è così che si combatte la peste del terzo millennio: quantunque io, armata manu, procedessi al sistematico abbattimento degli individui volta in volta da voi indicatomi, credete forse che non sopravvivrebbero portatori sani pregni del virus dell’imbecillità?
Ormai dovrebbe essere noto a tutti che lo “strunz”, pur avendo bisogno di prendere dimora in singoli individui per manifestarsi, possiede natura virologica.
Esso non sempre esercita direttamente il potere politico, economico, burocratico, anche se, di solito, riesce a condizionarlo.
La capacità distruttiva dello “strunz” si manifesta con intensità diversa da individui e sul mondo che lo circonda.
Assodata la sua orgine genetica, per cui esiste una vera e propria “aristocrazia di sangue” anche tra gli imbecilli, purtuttavia sembra che nelle civiltà preindustriali le loro probabilità di successo siano state esaltate dall’appartenenza o ad una casta (laica o ecclesiastica) così da arrivare alla conquista di posizioni di potere.
Sia pure!
Come spiegare però il fatto che anche nella nostra società industriale il flusso dello “strunz” verso il potere sia rimasto in percentuale pressoché costante?
Alcuni autori (tanto per citare i più noti): Gale de la Teigne, Dolores Fuertes de Barriga, Schmerzen von Magen ect., sostengono che la funzione della classe e della casta, ormai inattuali, sia stata assunta nel mondo d’oggi dai partiti politici, dalla burocrazia e dalla cosiddetta democrazia.
Vai qui ricordato, in base alla seconda legge della stupidità umana, una percentuale X di quelli che votano, è irrimediabilmente cretina.
Le elezioni però offrono loro un’occasione stupenda per danneggiare tutti gli altri, ricavandone scarso o nullo beneficio personale.
In questo modo essi contribuiscono a mantenere elevato la percentuale degli stupidi al potere.
E fosse solo questo il danno procurato! Purtroppo chi è stato al potere, anche quando non è strunz in modo definitivo, condannato com’è a ricercare il consenso sempre e dovunque, talvolta commette l’ingenuità suprema: s’illude di poter condizionare lo “strunz”, sfruttarlo a suo vantaggio né … è contagiato.
Il bello, o il brutto, rispetto alle simpatie politiche, è che il gioco all’inizio spesso pare riuscire, poi diventa imprevedibile e quindi ingovernabile: lo strunz – proprio perché si comporta come un virus – talvolta, finisce per uccidere l’organismo in cui alberga, talaltra, e non so cosa sia preferibile, si serve del portatore sano per diffondere a dismisura i suoi effetti letali.
E’ facile comprendere in che modo il potere politico o economico, o burocratico possa accrescere il potenziale nocivo dello “strunz”.
Ben più difficile è non sottovalutare la pericolosità da parte di persone che si ritengono intelligenti o normalmente cerebrodotate.
Le persone razionali, infatti, possono difendersi dai banditi, dai ladri, dai nemici occulti o dichiarati: tutta gente prevedibile, pur se dalla razionalità perversa.
Esse mirano a un loro utile e, siccome non sono abbastanza geniali da ottenerlo senza danneggiare o magari favorire, gli altri, lo fanno a spese altrui.
Ciascuno di noi può prevedere tutto questo e approntare le proprie difese, con lo “strunz” no, nulla è in lui prevedibile, da qui deriva la sua potenza:
Fine quarta parte.
Alla prossima lezione.
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