“L’iter avviato dalla Regione Lazio è si corretto, ma non si comprende esattamente quanto si investirà sull’apprendistato di primo livello”.
Lo dichiarano i responsabili dell’Ugl Lazio, Ornella Petillo e Roberto Vacca, al termine del Tavolo per la qualifica e per il diploma professionale a norma dell’art. 3, dlgs n.167/2011 che si è svolto questa mattina presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio.
“Per questi apprendisti – spiegano -, che devono anche andare a scuola o nei centri di Istruzione e Formazione Professionale – IeFP, è indispensabile prevedere l’organizzazione di corsi specifici o finanziare, tipo dote, i percorsi. Purtroppo di tutto questo non si parla nel Regolamento e sembra che non vi siano richiami a dimostrazione che la Regione se ne stia occupando”.
“Inoltre – aggiungono -, risulta non chiaro il complessivo sistema attraverso il quale i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale potranno materialmente realizzarsi, ne come saranno sostenuti finanziariamente. Nella regolazione proposta, che sembra costituire una diligente applicazione delle indicazioni nazionali, non ci sono riferimenti ad alcuni dei più rilevanti problemi che, nel corso di questi anni, ha presentato l’istituto dell’apprendistato di primo livello. Tutte queste problematiche da noi evidenziate potrebbero causare un grave intoppo per la piena realizzazione della Garanzia Giovani su cui la regione ha investito molte risorse, infatti l’apprendistato di primo livello rappresenta un tassello importante di questo programma”.
“Auspichiamo, pertanto, – concludono – che la Regione prosegua nel confronto con le organizzazioni sindacali, recependo le osservazioni poste al Tavolo, al fine di integrare il Regolamento di attuazione dei profili formativi dell’apprendistato della nostra Regione”.