Sacchi neri pieni di soldi, un gommone, volantini e un grosso striscione con su scritto: “Dietro la maschera dell’accoglienza, l’immigrazione è solo business!”. Autori della provocazione i militanti di CasaPound Italia che hanno compiuto un’azione macabra nella notte, contro l’arrivo di decine e decine di immigrati nel comune di Itri. In Piazza Pertini gli attivisti hanno inscenato simbolicamente quello che per loro è il vero volto dell’accoglienza a tutti i costi, cioè un giro d’affari che fa comodo a molti e che sta mettendo in ginocchio la nostra nazione. “Con la nostra azione provocatoria abbiamo voluto rappresentare in maniera cruda e diretta – afferma Mauro Pecchia, responsabile CPI Sud Pontino – l’insostenibile situazione venutasi a creare nelle ultime settimane a Itri, dove ormai si contano quasi 200 richiedenti asilo solo nel piccolo comune del Sud Pontino. E’ inammissibile che – prosegue Pecchia – in un comune che conta poco più di 10.000 abitanti ci sia la presenza di così tanti stranieri richiedenti asilo. Non staremo a guardare senza far nulla, l’arrivo sul nostro territorio di clandestini che per stessa ammissione del sindaco vengono fatti entrare da cooperative varie bypassando sistematicamente l’amministrazione comunale. C’è chi ha tutto l’interesse a far sì che sempre più immigrati vengano accolti senza alcun controllo, come molte cooperative che, attuando progetti legati al mondo dell’accoglienza, lucrano sulla disperazione e la povertà. CasaPound non resterà a guardare – conclude Pecchia – mentre qualcuno per interessi continua a favorire la nascita e la presenza di situazioni di degrado e illegalità”. “Siamo soddisfatti della lettera inviata qualche giorno fa – aggiunge Pierpaolo Pennacchia, referente di CasaPound Italia a Itri – dal sindaco Fargiorgio, il quale ha semplicemente dato voce ai migliaia e migliaia di itrani che stanno assistendo all’aumento di situazioni di pericolo e degrado, provocate dalla presenza sul nostro territorio di persone lasciate letteralmente a pascolare in strutture isolate e prive di un vero controllo. Ora però oltre alle parole vogliamo i fatti. Vogliamo l’espulsione immediata dal nostro comune, non essendoci al suo interno strutture adatte a gestire e controllare un fenomeno di portata così elevata, di richiedenti asilo, stranieri irregolari e persone che vivono quotidianamente nell’illegalità. Chi guadagna sull’immigrazione nel Sud Pontino? I soliti truffatori – continua Pennacchia – coloro che da anni lucrano su un fenomeno che sta mettendo in ginocchio l’Europa. CasaPound Italia promette battaglia fino a quando questa situazione non verrà risolta”.
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