Oltre a De Santis e al sindaco di Pioltello, Antonio Concas, sono finiti, tra gli altri, in carcere un assessore del Comune pugliese di Andria, Francesco Lotito, due funzionari del servizio idrico integrato di Metropolitana Milanese, Riccardo Zanella e Vincenzo Dodaro (in pensione), e la dirigente del settore ambiente del Comune di Monza, Gabriella Di Giuseppe. Il gip Claudio Tranquillo ha invece posto ai domiciliari 12 persone tra cui l’ex assessore monzese Giovanni Antonicelli (già finito in carcere lo scorso marzo e poi rimesso in libertà) e l’ex presidente di Brianzacque Oronzo Raho. E’ disposto invece l’obbligo di dimora, tra gli altri, per l’ex presidente e l’ex direttore generale dell’Amsa di Milano Sergio Galimberti e Salvatore Cappello e per l’attuale consigliere in Provincia di Monza e Brianza nonché ex presidente della Commissione Ambiente della passata amministrazione comunale monzese, Daniele Massimo Petrucci. Le accuse contestate a vario titolo nelle 316 pagine di ordinanza di custodia cautelare sono corruzione, turbativa d’asta pubblica, truffa aggravata ai danni di ente pubblico ed emissione di fatture false.
I militari del gruppo della Guardia di Finanza di Monza accanto ai sequestri preventivi di titoli e di beni mobili e immobili per un valore di circa 14 milioni di euro – si tratta del profitto e del prezzo della corruzione di cui rispondono le persone coinvolte nelle indagini – hanno acquisito documentazione negli uffici dei Comuni di Monza, Pioltello e Peschiera Borromeo (Milano), di Andria, di Frosinone e della Metropolitana Milanese. In conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Monza, Corrado Carnevali, ha voluto assicurare che, nonostante l’indagine, tutti i servizi ai cittadini monzesi sono garantiti, che l’attuale amministrazione comunale di Monza non è coinvolta e che sono comunque tutelati i posti di lavoro dei mille dipendenti della società Sangalli.