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Tar del Lazio sospende la trasformazione del Ppi. De Lillis: “Primo passo per tornare a riflettere sulle strutture sanitarie territoriali”

scritto da Redazione
Tar del Lazio sospende la trasformazione del Ppi. De Lillis: “Primo passo per tornare a riflettere sulle strutture sanitarie territoriali”

Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi presentati dal Comitato Civico e dal Comune di Cori contro la trasformazione del Punto di primo intervento, sospendendo il Decreto del Commissario ad Acta del 14 novembre 2019. Comitato e Comune, tramite l’avvocato e già sindaco Tommaso Conti, si erano mossi contro il Decreto in questione per la parte di cui al punto 7.1.3, relativa alla “Trasformazione dei Punti di primo Intervento”, in cui si afferma che i Ppi con nuova denominazione Pat (Punti assistenza territoriale) saranno presi in carico integralmente ed incardinati nelle UOC assistenza medica e specialistica afferenti al dipartimento di assistenza primaria.

Ora il Tribunale amministrativo ha accolto l’istanza cautelare di sospensione, sebbene il provvedimento potrà essere confermato o revocato nell’udienza del 7.4.2020, data in cui è stata fissata la camera di consiglio per la trattazione collegiale.

 

“Spero che la pronuncia del Tar – commenta il sindaco di Cori, Mauro De Lillis – possa rappresentare il primo passo per ritornare a riflettere sulla vicenda della trasformazione dei Ppi in Pat e più in generale sul potenziamento delle strutture sanitarie territoriali.

 

Siamo in piena emergenza coronavirus – prosegue – e il mio principale compito, ora, è quello di tutelare la salute dei miei cittadini. Il mio compito, ora, è quello di far rispettare rigorosamente tutte le prescrizioni nazionali e regionali emanate in questi giorni proprio per limitare la diffusione del virus e invitare tutti a restare a casa.

 

Tuttavia il tema del potenziamento delle strutture territoriali e più in generale del sistema sanitario pubblico depredato negli anni sarà un argomento su cui tutti saremo chiamati a riflettere.

A Cori esiste da circa 20 anni un ospedale di comunità che ha potenzialità notevoli e che deve ricevere una spinta maggiore per poter svolgere in maniera migliore il proprio compito onde dare una risposta alle aspettative legittime dei cittadini.

 

Nessuna polemica, sono solo riflessioni di un primo cittadino che si preoccupa della propria comunità.

Oggi, ripeto, siamo chiamati a stringerci tutti attorno a un’unica causa: aiutare la nostra gente a superare questa fase storica molto critica.

 

Colgo l’occasione per lanciare un messaggio di sostegno alla Asl di Latina, ai medici, agli infermieri, ai ragazzi del 118 e a tutti gli operatori sanitari per l’enorme lavoro che stanno portando avanti per la tutela della salute di tutti noi. A loro tutti va il nostro grazie”.    

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