I sindaci di Sperlonga e Campodimele, in posizione minoritaria, continuano a delegittimare il voto espresso dai colleghi di Fondi, Monte San Biagio, San Felice Circeo e Terracina
«Vulnus democratico? Semmai c’è qualcuno, e non sono io, che continua ripetutamente a delegittimare la democrazia».
Non si fa attendere la replica del sindaco Beniamino Maschietto sulle presunte tensioni all’interno del Distretto Socio-Sanitario LT4, di cui il Comune di Fondi è capofila, chiamato a scegliere una nuova forma giuridica tra le uniche tre possibili: Consorzio, Unione dei Comuni e Convenzione.
«La questione – chiarisce – è stata ampiamente e largamente dibattuta e, sin dall’inizio, Sperlonga e Campodimele non hanno mai avuto le idee chiare proponendo persino forme, come la fondazione e la società di capitali, non previste dalla delibera regionale che disciplina la materia. Anche per questo motivo si sono tenuti diversi comitati istituzionali sul tema, sono stati richiesti pareri alle avvocature comunali di Fondi e Terracina, abbiamo incontrato insieme l’assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio Massimiliano Maselli e abbiamo interloquito a lungo con i tecnici regionali per capire quale potesse essere la soluzione più vantaggiosa. I sindaci del distretto, a seguito dei vari incontri, hanno a loro volta largamente dibattuto sulle diverse forme giuridiche e alla fine la questione è stata messa ai voti. Oltre al sottoscritto, durante la seduta del comitato istituzionale del 12 marzo 2024, con tanto di verbale redatto sulla base della registrazione integrale dell’incontro, hanno votato a favore del Consorzio anche il sindaco di Terracina Francesco Giannetti, il sindaco di San Felice Circeo Monia Di Cosimo e l’allora assessore competente di Monte San Biagio Anna Maria Ferreri. Non una gestione arbitraria e monocratica del sottoscritto, come dichiarato dai sindaci di Sperlonga e Campodimele Armando Cusani e Tommaso Grossi, ma un’espressione democratica di tutti i membri del Distretto LT4. Nella stessa seduta è stato sottolineato come la questione si trascinasse da troppo tempo e non fosse più procrastinabile. Il verbale, come da prassi ultraventennale, è stato regolarmente firmato dal segretario verbalizzante e inoltrato ai sindaci del distretto e alla Asl di competenza. A distanza di quasi un anno i primi cittadini di Sperlonga e Campodimele, in posizione minoritaria, continuano a fare ostruzionismo delegittimando un voto democratico. Se ritengono di procedere per vie legali vorrà dire che ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Per quanto riguarda il passaggio nei Consigli comunali – conclude Maschietto – esso avverrà, come previsto normativamente, a seguito dell’approvazione dello schema di statuto nel comitato dei sindaci».
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