E’ stata approvata nei giorni scorsi la delibera di Giunta comunale che riorganizza la macchina burocratica del Comune di Terracina.
Il provvedimento prevede che l’Ente sia costituito in quattro dipartimenti: finanziario, affari generali e servizi demografici, pianificazione urbanistica e gestione del territorio, dipartimento attività produttive, culturali, sport e turismo.
Ognuno di questi dipartimenti sarà articolato in settori, dove sono previsti dei capi settori titolari di posizione organizzativa.
“L’atto deliberativo che ha istituito il nuovo organigramma prevede, rispetto al precedente la costituzione di ulteriori sette settori considerati strategici, come l’istituzione del settore entrate che prima era un semplice ufficio, invece con la nuova riorganizzazione assume una dignità organizzativa maggiore, perché avrà un capo che coordina le attività dei vari servizi che saranno: il servizio IMU, TARES, ENTRATE MINORI – afferma l’assessore al personale Gianni D’Amico.
Questo perché l’amministrazione è orientata a perseguire una politica di controllo e incentivazione delle entrate e anche di lotta all’evasione tributaria.
C’è poi il settore patrimonio e casa che è finalizzato ad avere una contezza più approfondita della ricchezza dell’Ente, quindi dei compendi patrimoniali soprattutto dei beni immobiliari.
C’è un settore sui controlli dei servizi esternalizzati dal Comune che avrà il compito di verificare la loro qualità. Ad esempio i servizi della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del verde pubblico.
Poi c’è il settore che si è reso necessario a seguito della recente riforma di Monti per la spending review sui servizi di controllo interno.
Ricordo che l’Ente, lo scorso 10 di gennaio, ha approvato un regolamento che prevede un controllo marcato sia sull’attività politica in termini di adeguatezza degli obiettivi strategici sia sulla qualità dell’attività amministrativa, tant’è che il regolamento prevede delle sanzioni, ad esempio, per i dirigenti.
Questo settore è di particolare importanza perché s’interfaccia due volte l’anno con la Corte dei Conti attraverso un’attività di report e di relazione.
Cosa fondamentale di tutta quest’operazione che è fatta a invarianza di spesa.
Il Comune, infatti, non spenderà un euro in più – termina l’assessore D’Amico – perché le risorse che serviranno per retribuire gli incarichi dei capi settori saranno attinte dal fondo delle risorse decentrate dell’Ente, rimodulando le voci all’interno di questo fondo e facendo leva anche sulle economie che saranno fatte, ad esempio, sugli straordinari, sulle indennità di responsabilità e sulla produttività delle persone che saranno incaricate della posizione organizzativa, in considerazione del fatto che l’indennità di posizione organizzativa sarà omnicomprensiva e quindi comporterà la cessazione di quelle al momento erogate”.