lunedì 25 Novembre 2024,

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Terminata la prima fase della “Pesca del Rifiuto”, coordinata dal Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”

scritto da Redazione
Terminata la prima fase della “Pesca del Rifiuto”, coordinata dal Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”

È terminata la prima fase della “Pesca del Rifiuto”, coordinata dal Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, che sta coinvolgendo 3 imbarcazioni della marineria locale, Carlo Padre di Quirino e Dario Cicerano, Piramide di Domenico e Claudio Monti, Tequila di Quirino Alla, appartenenti alle storiche Cooperative locali dei Pescatori, Cooperativa dei Pescatori di Terracina e Cooperativa “La Sirena” già coinvolte nel progetto “Fishing for Litter Terracina” e che vede la collaborazione del Comune di Terracina, del Gestore Rifiuti Urbani De Vizia Urbaser Transfer SpA e della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Terracina. L’attività rientra nell’ambito del progetto “Zero Plastica in Mare”, lanciato da BNL – Gruppo BNP Paribas e Legambiente Onlus con l’obiettivo di liberare mare e fiumi da almeno 15 tonnellate di plastica, l’equivalente di oltre 340mila bottiglie e contenitori.

Nello specifico, i pescatori di Terracina stanno riportando a terra quanto eventualmente pescato e i volontari di Legambiente, coordinati dalla socia e membro del Direttivo del Circolo, Dott.ssa Annalaura Rossi, ecologa esperta di #citizen science e di #marine litter, insieme al referente del Dipartimento scientifico del Circolo, Ing. Gabriele Subiaco, hanno provveduto al monitoraggio dei rifiuti calcolando i chili totali, il numero e la percentuale di plastica raccolta. Inoltre il fotografo free-lance Lorenzo Zelaschi, conosciuto per il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente, è stato incaricato di fare un reportage fotografico sul progetto di Terracina che verrà presentato a conclusione del progetto.

La prima fase del progetto “Zero Plastica in Mare a Terracina” è iniziata ai primi di giugno 2021 e ad oggi ha permesso di recuperare e avviare allo smaltimento 2,1 tonnellate di rifiuti con un numero di rifiuti pari a 13.600 unità, composti per l’84% Plastica, l’8% Metallo e 7% Vetro, 1% Altro.

L’accurato monitoraggio giornaliero portato avanti dal Circolo di Legambiente Terracina in questi mesi si inserisce nel più ampio progetto “Fishing for Litter Terracina”, già attivo dal 2018, e uno dei primi progetti di sperimentazione nel Lazio, parte integrante del protocollo d’intesa tra Legambiente Lazio, Regione Lazio, Arpa Lazio e Corepla, recentemente rinnovato.

“Legambiente Terracina è stata molto soddisfatta di partecipare a questa prima fase del progetto nazionale BNL-BNP Paribas “ Zero Plastica in Mare” – “Pesca del rifiuto” – ha dichiarato Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente locale e Consigliere Nazionale dell’Associazione – grazie alla collaborazione dei pescatori, delle loro Cooperative e ad un importante protocollo di intesa, sottoscritto da tutti gli attori e le autorità locali responsabili della filiera (Comune, Gestore Rifiuti Urbani, Cooperative Pescatori e Capitaneria di Porto) le quali hanno operato in via sperimentale, secondo un flusso concordato e finalmente formalizzato, concordando tutti gli aspetti del conferimento, raccolta e dello smaltimento, analizzandone anche le criticità in riferimento al Piano dei Rifiuti Portuali. Quest’anno poi, grazie al supporto di BNL Gruppo BNP Paribas, verranno messi a disposizione dei pescatori, presso un’area individuata di concerto con la Capitaneria di Porto di Terracina, due ulteriori contenitori gialli per la plastica in modo da conferire in modo corretto i rifiuti plastici. Voglio ringraziare insieme a tutti i pescatori, le loro Cooperative e agli Enti coinvolti anche e soprattutto la Coordinatrice del Progetto, Annalaura Rossi, nostra socia e membro del Direttivo di Legambiente Terracina, esperta ecologa già molto attiva nei progetti di citizen science e marine litter del Circolo, la quale ha già partecipato l’anno scorso alla campagna BNL di campionamento delle microplastiche in 4 fiumi italiani e in 2 laghi, attività che stiamo per lanciare anche a livello locale presso il Lago di Fondi, con l’ausilio del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” presso l’ITS A. Bianchini, dotato di tutta la strumentistica necessaria”.

“BNL – ha affermato Mauro Bombacigno, Direttore Engagement di BNL e di BNP Paribas in Italia – sta percorrendo la Penisola con Legambiente, dando il proprio contributo per un ambiente più sano e per il benessere delle persone che vi vivono. L’approdo oggi a Terracina è ancora più significativo perché la nostra iniziativa si arricchisce delle specificità del progetto “Pesca del Rifiuto”, grazie ai volontari di questo territorio così bello, ricco e prezioso. È proprio questo spirito di collaborazione, di sensibilità e buona volontà che sta rendendo sempre più concreto e di successo “Zero Plastica in Mare”, confermando che insieme si è più forti nell’impegno per un’economia, un ambiente ed una Società più sostenibili”.

L’iniziativa Zero Plastica in Mare s’inserisce nell’impegno, a livello internazionale, di BNP Paribas per la tutela dell’ambiente; particolare attenzione viene destinata ai mari e alla protezione degli oceani, tanto che il Gruppo ha emanato un “position paper” in cui definisce criteri specifici per finanziare le attività nel settore del trasporto marittimo, pesca, acquacoltura, estrazione di risorse naturali sottomarine, in conformità con il quadro globale definito da regolamenti internazionali, come la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

Zero plastica in mare sta già ottenendo risultati molto positivi ed incoraggianti. Dal settembre 2019 sono stati già recuperati oltre 7 tonnellate di rifiuti, catalogati dai volontari di Legambiente, di cui la maggior parte in plastica. Il progetto nazionale prevede inoltre attività di citizen science, di pulizia, volontariato ambientale e monitoraggio lungo 4 fiumi (Lambro, Isonzo, Tevere e Volturno), Fishing for litter in altri 3 porti di Emilia-Romagna, Campania e Marche, e un’ulteriore azione specifica di monitoraggio delle microplastiche nei 4 fiumi scelti dal progetto.

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