Molto duro il commento dell’avvocato Lorenzo Zaccheo, presidente dell’associazione Terra Pontina, che replica alla conferenza stampa del sindaco Coletta indetta per fare il punto dopo due anni di governo targato Lbc. “Quella di Damiano Coletta non è stata una conferenza stampa ma un’arringa difensiva di chi sa di non aver fatto nulla per la città di Latina. Omettere equivale a cagionare un danno e Coletta, consapevole delle carenze del proprio operato, continua solo a fare promesse e a dare la colpa alle vecchie amministrazioni. Un atteggiamento che fa rabbia ma ha anche un lato comico, tanto che ormai il dare la colpa alle vecchie amministrazioni è diventata una battuta del cittadino comune con cui giustificare anche la più minima incomprensione”.
“Il sindaco continua a giustificarsi, elencando tra i risultati ottenuti quelli conseguiti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine che svolgono egregiamente il proprio lavoro ma che non dipendono certo da lui. Se abbiamo gli elicotteri sopra la testa è perché ci sono uomini e donne di valore che lavorano e si sacrificano per tutti noi, non perché Coletta governa la città” ha proseguito l’avvocato Lorenzo Zaccheo
“ Coletta ha ribadito il cambio di marcia sul verde sostenendo come sia finito il tempo degli affidamenti diretti – rincara la dose il presidente di Terra Pontina – ma vorremmo ricordare al sindaco come i primi a denunciare i cosiddetti spacchettamenti siano stati proprio degli esponenti del centro destra che, come il sottoscritto , non si riconoscevano nel governo Cirili- Di Giorgi ma che a differenza di Coletta avevano dei progetti. Oggi invece non abbiamo più gli affidamenti diretti ma abbiamo erba alta e incuria in buona parte della città”.
Per il presidente di Terra Pontina l’unica scelta possibile sarebbe quella delle dimissioni: “Coletta perde vistosamente consensi e viene abbandonato anche da chi lo segue dalla prima ora. Ha giustificato due anni di immobilismo con la necessità di studiare e capire bene la macchina amministrativa. Peccato che Latina sia una città da amministrare e da amare non un campo scuola dove fare pratica. Il sindaco parla di legalità, di principi, di accoglienza: sembra quasi stia facendo campagna elettorale per assurgere a qualche ruolo nel panorama politico nazionale della sinistra, tradendo peraltro la fiducia dei cittadini che lo hanno votato in quanto appartenente a una forza civica.”
Per chiudere la critica a Coletta l’avvocato Lorenzo Zaccheo ha fatto anche un’analisi sulla capacità della giunta di reperire i fondi. “Mi bolle il sangue nel vedere cittadini che rovistano tra i rifiuti e un amministrazione sempre più attenta alle esigenze dei migranti. Addirittura con tutti i problemi che ha la nostra città il sindaco Coletta pensa a organizzare la festa del rifugiato e solo per questo fa tagliare l’erba nei giardinetti pubblici. Mi pare che il sindaco per organizzare manifestazioni con le cooperative che gestiscono l’accoglienza dei migranti i fondi li trovi sempre, così per organizzare concerti di piazza senza pubblico. Quando si tratta però dei pontini i soldi non ci sono mai e basta guardare al progetto delle case popolari di Porta Nord e a quello della Casa dei Papà separati ancora da assegnare. Forse prima di pensare a riempire la città di richiedenti asilo (che sempre più spesso, una volta ricevuto lo status di rifugiato, rimangono abbandonati a loro stessi sul territorio) il sindaco dovrebbe pensare ai suoi cittadini, al decoro della città, ai lavoratori che con onore e dignità sempre più spesso si trasformano in pendolari che viaggiano a proprie spese senza contributo di 35 euro”.