Tempo atmosferico infame, sparuti spettatori sugli spalti, assente o quasi la tifoseria campana, seppur annunciata quasi in massa per assistere ad una partita che è stata in ogni modo interessante sotto il punto di vista tecnico e agonistico, con un campo sul quale era difficile praticare il gioco più bello del mondo.
Per il Terracina l’appuntamento contro il titolato Savoia giunge poi in un momento oltremodo difficile per la situazione societaria, che non riesce a vedere la fumata bianca, per una rosa di giocatori che si assottiglia sempre più e soprattutto per la situazione difficile in classifica generale.
Dopo le ultime battute di arresto, in casa e fuori, oggi contro il Savoia si è rivisto però un Terracina battagliero, in buona sostanza la squadra ammirata nelle prime partite di campionato, che lotta senza risparmio di forze, meritando al termine dei 96’ i tre punti in palio.
Un incontro che si è subito “accesso” per un calcio di rigore “dubbio” fischiato dal direttore di gara Lascaro in favore del Savoia.
Dagli undici metri si porta Maniero che con un forte tiro insacca in rete.
Pronta la risposta del Terracina, che soltanto tre minuti dopo il gol degli ospiti perviene al pareggio con Tonni.
Le due formazioni non si risparmiano e si danno battaglia soprattutto con densi fraseggi a centrocampo.
A rompere l’equilibrio ci pensa verso la fine del primo tempo Dorato che infila “fortunosamente” in rete.
Lo svantaggio non demoralizza il forte Savoia, che nella seconda frazione di gioco spinge a più non posso alla ricerca almeno di un pareggio che avrebbe evitato una sconfitta non preventivata alla vigilia da mister Giacomarro, che aveva chiesto ai suoi ragazzi “qualità e intensità, con risultato”.
Il predominio ospite però, si materializza solo con un palo colpito da Bezzon e un pericolosa azione sotto porta dei biancocelesti da parte di Messina.
Mentre il Terracina si rende pericolosa con azioni d’attacco espresse in contropiede.
Il risultato però non cambia e dopo 6’ di recupero il triplice fischio di Lascaro consacra la vittoria dei terracinesi.
Festa grande sotto la Curva Mare, e imprecazioni al ritorno negli spogliatoi da parte dei giocatori, che zuppi d’acqua e fango trovano in tilt le caldaie che erogano l’acqua calda alle docce, un problema GRAVE già lamentato e riparato in settimana, ma evidentemente senza successo.
E mentre le urla di chi doveva farsi la doccia salgono alte nel plumbeo cielo terracinese, improvvisamente un altro black out si abbatte sul Colavolpe: salta l’erogazione di energia elettrica!
I dirigenti del Savoia, inviperiti, stante l’intollerabile situazione, si recavano dall’arbitro e pretendono che i due accadimenti fossero riportati all’interno del verbale ufficiale della gara.
Fatto, che comporterà in settimana, una salata multa nei confronti della società del Terracina calcio 1925.
Chiudiamo con una “chicca” accaduta prima della fine della partita: l’arbitro constatata la poca visibilità chiede agli uomini della panchina del Terracina di attivarsi per far accendere le luci sul terreno di gioco.
Secondo voi quale risposta è stata data all’arbitro?
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