sabato 23 Novembre 2024,

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Terracina. A proposito di cementificazione del territorio, intervento di Anna Giannetti

scritto da Redazione
Terracina. A proposito di cementificazione del territorio, intervento di Anna Giannetti

La nuova amministrazione comunale di Terracina, in perfetta continuità con le poco virtuose gestioni precedenti che hanno portato Terracina al commissariamento per via giudiziaria, continua a rilasciare nuovi titoli autorizzativi, come quello rilasciato per la demolizione e ricostruzione di un villino d’epoca su Viale Circe fronte mare (abbattuto nei giorni scorsi senza neanche mostrare il cartello con le autorizzazioni e senza che il permesso fosse pubblicato sull’albo pretorio!), o quello rilasciato per una mega-struttura per il tempo libero sempre su Viale Circe fronte-mare (i cui lavori sono iniziati dopo l’estate), o una nuova previsione di lottizzazione a Borgo Hermada con la “rigenerazione” dell’ex Consorzio Agrario trasformandolo in villette superaccessoriate per ricchi, o il progetto di rigenerazione dell’ATER con l’abbattimento delle vecchie casette “denominate Catacombe” a Via Leopardi, che molte famiglie hanno invece ammirevolmente ristrutturato e rese vivibili e gradevoli esteticamente, e tutto questo nonostante vi siano ancora molti problemi da affrontare e diverse indagini e sequestri per sospetti abusi edilizi su tutto il territorio, territorio dove infatti si possono notare diversi cantieri presumibilmente fermi, come quello del grande e visibile manufatto commerciale nell’area dell’Ex Concessionaria Nardoni, o le villette in stile cappelle mortuarie degli ex campi da tennis al Lido d’Ulisse, o un enorme manufatto a due piani in zona limitrofa a Riva delle Margherite, ad oggi entrambi sequestrati, sempre sulla strada Mediana o altri ancora su Via Terracina verso San Felice Circeo.

Alla data di oggi non si vede all’orizzonte nessun indirizzo in materia urbanistica, e neanche troppa vigilanza, eppure Terracina è stata spesso al centro di gravi e sospetti abusi edilizi con sequestri di cantieri milionari come quello dell’ex Proinfantia (lotto costiero pregiatissimo oggetto di una speculazione edilizia oggi a processo al Tribunale di Latina per lottizzazione abusiva), o dell’ex Corafa (lotto pregiato sull’Appia che ha purtroppo devastato il paesaggio terracinese con diversi rinvii a giudizio e attualmente dissequestrato per attuare le prescrizioni di ripristino del magistrato, avendo riscontrato eccesso di cubatura in base alle perizie) o altri strani progetti prima approvati e poi ritirati per risottoporli in altre forme più “accettabili”, come quello dell’ex Villa Adrover, svenduta al privato con l’obiettivo di costruire altri costosissimi villini superaccessoriati per il nuovo Residence Adrover, utilizzando solo il lotto edificabile retrostante la villa su Via del Piegarello, con abbattimento di alberi secolari, progetto sul quale un anno fa gli uffici comunali sempre molto solerti hanno già autorizzato la rateizzazione dei versamenti per gli oneri di urbanizzazione (!), nonostante gli esposti e le denunce di Legambiente che è dovuta ricorrere perfino al Difensore Civico della Regione Lazio, o i quattro piani integrati di intervento (PRINT) in applicazione della legge regionale numero 22 del 1997 da 100.000 metri cubi in totale (pari ad un terzo del totale della cubatura con permessi a costruire approvati nel 2020 in tutta la Provincia di Latina!) e in variante alla strumentazione urbanistica vigente, presentati stranamente tutti alla vigilia delle elezioni amministrative del 2020 e attualmente fermi, interventi che dovrebbero contemperare l’interesse privato e quello pubblico, ma che, come ci hanno bene insegnato in questi anni gli accordi di programma della Zona del Calcatore, della ex Desco e del Parco Arene, non hanno mai garantito in questa città, i servizi per i cittadini.

Anna Giannetti

Legambiente Pisco Montano Terracina

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