Il WWF ha diramato un comunicato sulla mancata attuazione di alcune proposte dell’Agenda 21 di Terracina:
“Da quando esiste in città questo organo di partecipazione democratica molti cittadini, variamente interessati, iscritti al Forum hanno elaborato documenti su tematiche contenute nel Piano di Azione Ambientale di Terracina approvato in Consiglio Comunale il 26/10/2007.
Molti documenti sono stati approvati e realizzati mentre alcuni, proprio quelli che caratterizzano la sostenibilità ambientale secondo le indicazioni contenute nella Carta di Aalborg delle Città Europee Sostenibili, sono stati recepiti ma non attivati.
Si ipotizzavano tra l’altro una ciclabilità cittadina non più dedicata soltanto al tempo libero ma sviluppata in modo da permettere di raggiungere i servizi e i luoghi più frequentati in alternativa ai mezzi motorizzati.
Con questi due Piani approvati si riorganizzava quanto realizzato episodicamente in precedenza: la pista lungo i fiumi Linea Pio e Mortacino, la pista ciclabile di Via Pantano da Basso e la pista sul Lungomare Circe.
Il Piano Quadro della Ciclabilità, poi, avrebbe favorito la realizzazione di un anello ciclabile urbano attraverso la diretta connessione tra la pista ciclabile realizzata lungo i fiumi Linea Pio e Mortacino e la pista ciclabile sul Lungomare Circe. L’anello, recepito e approvato dal Comune di Terracina nel 2011 ed inserito nel vigente Piano Urbano del Traffico ancora non è stato attuato.
Il comportamento di un’amministrazione comunale che accetta le proposte avanzate da cittadini, con le loro competenze e l’amore per la città, e poi non le concretizza non è esemplare.
Addirittura le ignora se in questa situazione il Comune invece di partecipare a bandi regionali per il completamento di opere pubbliche lasciate a metà ha preferito proporre la pista ciclopedonale fuori Porta Napoletana, ricevendo oltretutto un brusco diniego.
Il bando regionale in questione è rivolto ai comuni costieri per finanziare opere di riqualificazione all’interno dei 300 metri dai limiti demaniali e nella nostra città la zona dello sviluppo della ciclabilità trovandosi tra mare e fiumi vi ricade pienamente. Quindi, ragioni di opportunità e di saggia amministrazione avrebbero dovuto ispirare l’ente comunale a chiedere il finanziamento per impiantare il sistema ciclabile cittadino, d’altra parte già approvato nelle sedi competenti.
Un brutto esempio di gestione, conclude il WWF locale, non più sostenibile del territorio.
Articolo ripreso dal Blog Terracina Blu Magazine.