La vicenda che ha riguardato la sfortunata esibizione del maggiore Orlandi con il suo Eurofighter, precipitati il 24 settembre scorso nel mare di Terracina, vive una nuova parentesi: la decisione da parte dell’Aeronautica Militare di recuperare quello che rimane dell’aereo.
Per tale ragione si è svolta nei giorni scorsi in Comune una riunione tra gli enti interessati per preparare una sorta di road map che coinvolgerà nelle operazione anche gli uomini e le donne della Capitaneria di Porto di Terracina.
Due le notizie importanti uscite fuori dalla riunione: la prima riguarda le analisi effettuate dall’Arpa Lazio, che non danno riscontro d’inquinanti nella zona dell’impatto mortale; la seconda che il recupero dei resti dall’aereo è affidato a esperti subacquei che potranno contare sull’appoggio d’imbarcazioni dedicate e della logistica a terra.
Sessanta sono i giorni previsti per il recupero dei rottami (almeno di quelli più grandi), naturalmente salvo avverse condizioni meteo marine.