Non siamo certi se i cittadini terracinesi che hanno i figli alla “Giancarlo Manzi” di via Zicchieri se ne siano fatti una ragione nell’apprendere che per tre giorni i loro ragazzi non potranno frequentare le lezioni scolastiche a causa di una grave avaria alla caldaia dell’impianto di riscaldamento.
E’ verosimile però dedurre di uno stato d’animo non certo positivo, in quanto la caldaia della Manzi ha sempre dato grossi problemi di funzionamento nel corso degli anni.
In questa occasione, a parte i ritardi dovuti alla questione “burocratica” tra Istituto e Comune (di fatto la caldaia non era più in funzione dal 12 gennaio, così come comunicava la dirigente e la scuola chiusa soltanto dal 17 gennaio), si è riproposta la grave problematica della vetustà della caldaia, che forse da tempo i tecnici incaricati di manutenerla avrebbero dovuto far presente con più convinzione all’ufficio comunale competente.
Ci risulta, inoltre, che lo scorso febbraio tale questione aveva indotto il consiglio d’istituto a stilare una nota, inviata poi all’Ente locale per chiederne una manutenzione più accurata e in subordine la sostituzione con altra meno datata.
Oltre alla caldaia vecchia e malmessa in arnese, siamo poi sicuri che la “Manzi” non abbia anche problemi di “agibilità del fabbricato”?
E’ un dubbio che dovrebbe essere ufficialmente sciolto a beneficio degli studenti, delle famiglie degli studenti e della città intera, come quello di sapere se è finalmente giunta l’ora per il pensionamento della vecchia caldaia, eliminando così ogni altro possibile stop alle lezioni scolastiche.
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