Approvati dalla Giunta il nuovo DUP (2024-2026) e il nuovo Piano Triennale delle Opere Pubbliche (2024-2026).
Dopo la parentesi commissariale che aveva cercato di dare un po più di concretezza a questi strumenti di programmazione assicurandone la consistenza tecnica e la copertura economica, si ritorna bellamente ai “bei libri dei sogni ” di sempre, con un Piano triennale delle opere pubbliche (che discende dal DUP-Documento Unico di Programmazione) che prevede 46 interventi per un valore economico stimato di 49,5 milioni di € in 3 anni, con moltissimi interventi che non hanno neanche il Codice di progetto (CUP) e privi di copertura economica. Addirittura si inseriscono nel Piano alcuni interventi che vanno in giro da 15 anni e che il commissario aveva almeno avuto il buon gusto di cassare come: il polo fieristico a B. Hermada, l’impianto crematorio, l’Auditorium a B. Hermada…insomma una bella collezione di specchietti per le allodole in previsione delle imminenti elezioni europee. Mentre, cosa abbastanza singolare, abbiamo fatto una serie di Piani in questi anni, spendendo soldi, come: il PUMS, il PEBA, IL PAESC, il PGAF, ma non ci sono nel Triennale interventi che finanziano le azioni previste da quei piani o sono davvero residuali. Il risultato di tutto questo sarà il solito bilancio di previsione gonfiato a dismisura con numeri farlocchi che vengono poi completamente smentiti e ridimensionati dai rendiconti annuali. Insomma, il solito andazzo di sempre, e se qualcuno cercava una prova della continuità di questa Amministrazione con il passato, direi che il DUP ed il Piano triennale approvati nei giorni scorsi dalla Giunta ne sono una dimostrazione più che patente. Verificheremo in Consiglio comunale la coerenza e la consistenza tecnica ed economica di tutto ciò, ma mi pare evidente che questi documenti non dimostrano alcuna idea e visione di città, alcun indirizzo chiaro di sviluppo ed alcun “ridisegno” della stessa, ma sono semplicemente una opportunistica e raffazzonata collezione di obiettivi e progetti senza alcuna coerenza e consistenza, che questa città non vedrà mai e, per molti dei quali, meno male, aggiungo.
Gabriele Subiaco
Consigliere comunale di Europa Verde
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