sabato 23 Novembre 2024,

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Terracina: amministrazione Giannetti: bocciata dall’opposizione. Nessun problema risolto!

scritto da Redazione
Terracina: amministrazione Giannetti: bocciata dall’opposizione. Nessun problema risolto!

“È un’amministrazione affannata sulle continue emergenze che non trovano soluzioni ma che vengono solo tamponate, quando va bene, con modalità in perfetta continuità con l’approccio delle amministrazioni passate. Cioè mettendo delle “pezze”.

C’è un’emergenza e ci si mette una “pezza”! Si stacca un masso dal Monte Cucca e si mette una pezza chiudendo la stazione ferroviaria di Terracina; si palesano rischi di smottamenti o frane al Parco della Rimembranza e si mette la “pezza” della chiusura del Parco e della via di San Francesco; e così sui problemi della viabilità. così sui problemi dei lavori pubblici, così sui problemi dei servizi pubblici, così sui problemi dello sviluppo.

La stessa cosa succede nelle attività istituzionali con le commissioni consiliari e il consiglio comunale costretti ad una attività, a volte quasi frenetica, di inseguimento di scadenze, di adeguamenti obbligatori, di revisioni di regolamenti urgenti, di riconoscimenti di debiti fuori bilancio.

L’amministrazione guidata da Francesco Giannetti presenta dunque evidenti difficoltà ad adottare il metodo della programmazione e della pianificazione, che sta alla base della buona amministrazione richiesta dai principi di legalità e di trasparenza, perché ha difficoltà ad accordarsi sulle Politiche. Di fatto le forze di maggioranza che sostengono l’amministrazione guidata da Francesco Giannetti non sono nelle condizioni di fare scelte, in accordo tra loro, di Politiche adatte a risolvere i problemi della città. E questo significa che la maggioranza che sta governando non ha un accordo affidabile su quali sono gli obiettivi di interesse generale che devono essere realizzati per il bene della città. E significa anche che se nella maggioranza di governo non c’è un accordo chiaro sugli interessi pubblici da tutelare si corre sempre il rischio che l’attività amministrativa finisca per favorire gli interessi particolari. Che è quello che è già accaduto, più volte, nel corso degli ultimi vent’anni di attività amministrativa. È per queste ragioni che c’è bisogno di Politiche chiare, di Programmazione adeguata e di Pianificazione condivisa, e non di continue soluzioni emergenziali, temporanee e precarie e del continuare a mettere pezze.

Il capogruppo della ‘Città del possibile’ Fabrizio Di Sauro chiede all’amministrazione Giannetti un cambiamento di metodo e chiede che si faccia maggiore chiarezza sulle Strategie e sugli Obiettivi dell’amministrazione, anche attraverso un confronto sulle Politiche. Vogliamo capire e ci vogliamo confrontare su quali sono le Politiche in tema di ambiente e di sviluppo sostenibile e come si vuole affrontare la prossima scadenza dell’Appalto sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti. Vogliamo capire quali Politiche si vogliono perseguire in tema di mobilità e viabilità, quando inizieremo ad occuparci del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile per affrontare e risolvere, nel giusto contesto, i problemi di viabilità, di mobilità, di circolazione e dei parcheggi della città. E cosa si intende fare in merito al Piano di Utilizzo degli Arenili, quando lo si farà e come si intende farlo. E quali sono gli indirizzi sulle Politiche Sociali anche con riferimento alle funzioni all’Azienda Speciale: quali devono essere le attività quali i servizi e con quale organizzazione devono essere gestiti. Vorremmo sapere qualcosa nel merito delle Politiche Urbanistiche, Paesaggistiche, dell’assetto del territorio e del recupero degli standard urbanistici che l’amministrazione deve realizzare e quali sono le Politiche economiche in atto e, anche, come sono attuate. Vogliamo sapere quali sono le scelte sulle Politiche culturali e cosa si intende fare con la lunga e insostenibile lista di Beni e dei Monumenti storici non fruibili e istituti chiusi per le varie ragioni: la Biblioteca Olivetti, il Palazzo della Bonifica, il Museo Civico Pio Capponi, il Castello di Terracina (detto anche Frangipane), il complesso della Chiesa di San Domenico, il complesso conventuale di San Francesco, la Chiesa di Santa Maria Annunziata, la Casa Torre degli Acso, il Palazzo Tescola, il Palazzo Braschi. E chiediamo di sapere quando e in che modo riprenderemo la proposta di istituzione del Parco Archeologico di Monte S. Angelo. Così come vogliamo sapere quali sono le scelte Politiche e gli indirizzi che si vogliono dare alla, oramai paralizzata, Fondazione Città di Terracina: quali funzioni, quali attività e servizi e con quale organizzazione deve agire.

Ecco, su tutti questi temi ci piacerebbe sapere quali sono le Politiche che l’amministrazione vuole perseguire, poiché è sugli obiettivi di interesse e valore pubblico di tali Politiche, e non sulle “pezze”, che ci si può confrontare e si può anche arrivare a collaborare per trovare soluzioni migliori per il bene della città.

Infatti, è a partire dal metodo che si misura la qualità del governo e delle sue scelte, altrimenti si amministra l’emergenza, si scavalca la programmazione, si indebolisce la gestione tecnico-amministrativa e le buone pratiche amministrative e, così, si condanna l’azione pubblica ad inseguire il momento, l’occasionalità e l’estemporaneità delle decisioni.

Occorre pertanto segnare una linea di controtendenza ed aprire una fase di responsabilità politica e amministrativa nuova, se si vuole realmente rispettare il programma di mandato approvato dal Consiglio comunale del luglio del 2023, ottimizzando il processo di confronto tra le forze politiche, favorendo una dialettica costruttiva tra le varie parti che compongono l’istituzione amministrativa e migliorare così la qualità e la quantità dei processi decisionali. Diversamente, date le condizioni ricordate,  si corre il rischio di un inevitabile fallimento”.

Così, in una nota, il capogruppo “La Città del Possibile”, Fabrizio Di Sauro.

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