Devo confessare che ho della ritrosia a puntualizzare ormai quotidianamente le imprese politiche e amministrative (tutte o quasi in negativo) dell’ex giunta guidata dall’ex giovine sindaco di Fratelli d’Italia.
Ma se ho questa riservatezza e contestualmente anche un malcelato senso di carità di Patria, l’altra faccia della medaglia mi consente però di fare una doverosa controinformazione in favore dei cittadini di Terracina, affinché non siano turlupinati della verità degli accadimenti succedutisi nei 4 anni di governo di una amministrazione che definire “sui generis” è un complimento.
Dalla stampa locale (Editoriale Oggi del 24 ottobre 2015), Diego Roma, rappresenta un altro spaccato di pura incapacità a sostenere l’onere della carica da parte dell’ex sindaco e della compagnia di giro che lo accompagnava.
Il fatto preso in esame dalla stampa riguarda l’accantonamento di un milione di euro “Rimasto prigioniero di una contesa tra le richieste dell’ente strumentale (Azienda Speciale Terracina) e le esigenze di risparmio del Comune, ma anche e soprattutto di una contesa politica tra la Giunta e il direttore generale Carla Amici”.
Il milione di euro, alla fine della fiera, che è rimasto congelato per tre anni per non meglio precisate verifiche, tuttora in corso di svolgimento, mentre l’Azienda Speciale Terracina ha stretto fortemente la cinghia rimandando, forse, il pagamento dei servizi e dei fornitori.
Aggiunge poi Diego Roma “ … E’ legittimo immaginare che nessuno abbia voluto dare paternità amministrativa a quel pasticcio politico – finanziario”.
Adesso la vicenda la può sbrogliare solo il Commissario Straordinario Erminia Ocello, che con i poteri di Giunta e Consiglio comunale può chiudere, se lo ravviserà, l’incredibile storiaccia.
A proposito delle miracolose e virtuose pratiche attuate dall’ex amministrazione mandata anzitempo a casa, l’Editoriale Oggi (sempre il 24 ottobre) riporta la notizia di una petizione in atto tra i cittadini per far rimuovere il funebre Monumento al compianto Aldo Moro, nella piazza a lui dedicata.
Segno evidente che i cittadini di Terracina non hanno portato all’ammasso il loro cervello, e che i laudatori del tempo perduto della dipartita amministrazione farebbero meglio a prendersi un momento di pausa nell’osannare a scatola semi chiusa un gruppo di potere che ha prodotto poco e male.
Gina Cetrone
“Sì Cambia”