Le parole rilasciate alla stampa dall’assessora Norcia circa la questione inerente l’Azienda Speciale ed al suo funzionamento, necessitano di doverose precisazioni.
Innanzitutto, da parte nostra, non esiste nessuna volontà di fare propaganda politica e disinformazione, semmai questa pratica la lasciamo ad altri che sul tema sono decisamente più abili di noi. Secondo poi, non nutriamo la volontà di utilizzare l’Azienda Speciale per la risoluzione di fantomatiche beghe di partito che poco c’entrano con la nostra azione politica in città che rimane comunque legate ad un giudizio di gestione piuttosto che politico.
Tuttavia, visto che di questioni interne si parla, suggeriamo all’assessora, più che interessarsi delle cose in casa altrui, sarebbe il così di chiarirsi in maggioranza visti i problemi e le riflessioni sollevate dal Consigliere Di Girolamo riguardo proprio la gestione dell’Azienda Speciale.
Venendo poi alla nostra richiesta di audizione, negataci (speriamo solo in quel sede ma che venga riprogrammata) dalla Presidenza del Consiglio, sul presupposto di un’interpretazione della norma regolamentare, la stessa aveva l’unico scopo di comprendere meglio i fatti emersi nei giorni appena precedenti al Consiglio stesso, di cui abbiamo preso coscienza su una delle reti televisive nazionali e che certo non potevamo sapere all’atto della citata Commissione del 8 gennaio scorso.
La nostra richiesta aveva l’unico scopo di per fare chiarezza sui fatti accaduti e sulle condizioni dei lavoratori dell’Azienda speciale, in un ambito privilegiato come quello istituzionale.
Tuttavia, non siamo rimasti fermi ad attendere segnali in questo senso.
Prendendo spunto dalle esortazioni dell’assessora Norcia, ad esplicitare i nostri diritti di consiglieri nelle forme dovute, nei giorni scorsi, abbiamo deciso di fare un primo passo verso la comprensione più accurata del funzionamento dell’Azienda Speciale.
In particolare, abbiamo depositato una richiesta di accesso agli atti nella quale richiediamo, di ogni dipendente: qualifica, inquadramento contrattuale, modalità di assunzione, durata del contratto e percentuale di ore lavorate.
Un primo step per osservare, da un lato, la gestione ed il funzionamento dell’Ente strumentale del Comune di Terracina, che segna con il bilancio 2022, la terza perdita consecutiva; dall’altro, se i servizi resi ed approntati, rispondano ad un indirizzo politico amministrativo preciso e tale da essere effettivamente aderente al reale bisogno sociale che esiste nella nostra città.
Il tutto, poi, ma questo lo abbiamo già ribadito a più occasioni, nelle commissioni e nelle assemblee consiliari, di una latente mancata attuazione della legge regionale n. 11 del 2016, che definisce, a livello distrettuale, un nuovo modello di gestione dei fondi regionali per i servizi sociali. Una vicenda annosa, che pone il distretto fuori dalla normativa in vigore e verso la quale ancora non abbiamo compreso quali siano le intenzioni dell’attuale amministrazione comunale.
In ultimo, sempre a fondamento della nostra richiesta di audizione, capire se l’assessora Norcia, fosse a conoscenza dal Luglio 2023 (noi invece dall’8 gennaio 2024) dei contenuti della relazione inoltrata dal Presidente del CDA dell’Azienda, nella quale si sottolineavano le diverse criticità da correggere! Ecco, laddove ne avesse avuto conoscenza, sarebbe interessante capire cosa è stato fatto da allora e quali azioni correttive la stessa ha intenzione di mettere in atto per farvi fronte anche nel prossimo futuro.
Il Capogruppo Il consigliere
Chiumera Pierpaolo Daniele Cervelloni
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