Terracina. Bucci, SPI/CGIL: bene il monumento all’aviatore, ma gli eroi sono altri
scritto da Redazione
«Per noi dello SPI/CGIL Lega Monti Lepini-Terracina – fa sapere il segretario Lino Bucci – l’eroe è “il protagonista di uno straordinario atto di coraggio che possa comportare anche il sacrificio della propria vita con lo scopo di proteggere quella altrui” senza distinzione di età. Affermiamo questo perché gli ultimi due riconoscimenti concessi dalla nostra Amministrazione di Terracina, che condividiamo pienamente, hanno riguardato due giovani ossia per il pilota Maggiore Gabriele Orlandi di 36 anni caduto in mare nel corso di un’esibizione e per Carlo Augelli 28enne vigile del fuoco che ha estratto dalle lamiere una bambina e le ha salvato la vita prestandole le prime cure che si sono rivelate determinanti. Dobbiamo purtroppo constatare che in una società probabilmente ossessionata dalla giovinezza anche i protagonisti over 65 che rientrano nella definizione di cui in premessa vengono “dimenticati”. Perché? Era il 27 giugno del 2017 a Terracina, in località foce Sisto, quando nonno Spartaco Ometto (73 anni) e nonna Rosa Durazzi (66 anni) nel tentativo di salvare tre bambini , di cui due loro nipotini che rischiavano di annegare, non esitarono un solo istante a gettarsi nelle acque del mare della nostra città immolando la loro vita salvandoli tutti e tre. Il destino volle che nonno Spartaco, stremato dalla fatica, perse la vita all’istante mentre nonna Rosa morì due giorni dopo in Ospedale per alcune complicazioni sorte a seguito del suo eroico gesto. Fatta eccezione per qualche quotidiano locale, che pubblicò la notizia per un paio di giorni, calò sull’accaduto un rumoroso, preoccupante ed inspiegabile silenzio da parte dell’ Istituzioni Locali come se nulla fosse accaduto. Cosa che non si riesce a capire è che negli altri due episodi i nostri amministratori hanno dimostrato una sensibilità straordinaria, che condividiamo pienamente, mentre per quello citato nulla. Perché? Occorre prendere atto che a Terracina, seppur con una cittadinanza sconvolta per la morte eroica dei due nonni, non ci fu nessuna manifestazione e nessuna commemorazione neanche una degna funzione religiosa pubblica. Ora chiediamo alla nostra amministrazione di rimediare all’acclarato errore commesso, visto che tra qualche giorno ricorre il primo anniversario della scomparsa dei due eroi “diversamente giovani”, attivandosi magari anche un piccolo investimento economico, affinché si possa dedicare a loro un giusto riconoscimento».