Con i tifosi della Curva Mare e quelli organizzati fuori dallo stadio per quasi tutta la durata dell’incontro, con l’influenza stagionale che nelle ultime ore ha colpito diversi giocatori della rosa, e con una condotta di gara che non è stata all’altezza della partite viste nella prima frazione di campionato, i biancocelesti terracinesi affondano sotto i colpi della Sarnese, squadra quadrata ma non eccezionale, eppure uscita vincente dal Colavolpe di Terracina senza soffrire e con un impegno quasi accademico.
Due le reti realizzate dagli ospiti: al quarto minuto della ripresa con Uliano, che scaglia un forte tiro in porta da fuori area deviato da un difensore terracinese, con il pallone che termina mestamente alle spalle del portiere Truppo.
Altri tre minuti di gioco e la Sarnese raddoppia: cross dalla tre quarti di campo del Terracina, pallone che attraversa tutta l’area di rigore per giungere, sul piede destro di Vecchione che al volo insacca imparabilmente.
Praticamente la partita può dirsi virtualmente chiusa, anche se al 25’ il direttore di gara assegna un calcio di rigore alla squadra ospite.
Dal dischetto si porta Liurni, che sbaglia la clamorosa occasione.
La mancata terza rete degli ospiti sembra mettere le ali alla squadra allenata da Palo, che si getta in avanti alla ricerca del gol che potrebbe far riaprire la partita.
Ma prima Ronci e poi Martino non riescono ad accorciare le distanze.
L’incontro, senza neanche un minuto di recupero, termina con i tigrotti sotto la Curva Mare a riceve comunque gli applausi della tifoseria ritrovata.
Ma questo, come il risultato finale lascia il tempo che trova.
La squadra, adesso, si trova in una posizione di classifica ma anche psicologica che possiamo considerare da “baratro”, verso quello che non deve essere: il ritorno nella categoria inferiore, se a questo andazzo non si pongono rimedi URGENTISSIMI.
Ciò significa l’ingresso in rosa di giocatori che possono fare la differenza tecnica in un gruppo che oggi più che mai non può fare il miracolo di strappare punti alle avversarie.
Qualunque esse siano!
Per quanto riguarda la società, questa non può continuare a navigare a vista senza neanche dare una speranza di cambiamento alla tifoseria, agli sportivi, alla città tutta.
Come è quasi inammissibile che le componenti politiche e amministrative comunali abbiano lasciato al proprio destino la società e la squadra, dopo i fasti “presenziali” delle vittorie conseguite lo scorso anno in Coppa Italia e nel Campionato d’Eccellenza.
Chi vuole veramente bene al calcio terracinese, deve farsi PRESENTE!
Quello che si sta vivendo è un momento fondamentale del campionato ma anche della storia del calcio terracinese.
Girarsi dall’altra parte sarebbe un atto d’ignavia insopportabile.
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