Lettera aperta.
Caro Presidente Matachione,
Credo che tra uomini di sport ci si possa intendere senza infingimenti, non fosse altro perchè ci si trova a navigare su una sorta di “navicella” in un mare procelloso fatto anche di burocrazia portata all’ennesima potenza, che alle volte può generare situazioni incresciose come quella capitata ai nostri ragazzi domenica scorsa.
Prodotto l’inciso, ribadisco oggi come già fatto domenica scorsa alla Sua Dirigenza, l’incredulità di aver dovuto constatare che al ritorno dei ragazzi negli spogliatoi, dopo 96 minuti giocati sotto le ire di Giove Pluvio, l’impossibilità di rigenerarsi con una doccia calda perché la caldaia, vetusta di uno stadio altrettanto datato, era andata in black out.
Eppure, in settimana avevamo puntualmente comunicato all’Ente comunale, proprietario della struttura sportiva, le disfunzioni di detta caldaia posta a servizio degli spogliatoi del “Colavolpe”, con Pec datate 4, 6 e 7 dicembre, evidenziando agli uffici tecnici comunali che pur riparata continuava ad avere un esercizio discontinuo nell’erogare l’acqua calda.
Tutto questo per giungere, infine, a domenica scorsa, quando il guasto si è ripresentato in tutta la sua ineluttabile gravità.
Caro Presidente, è stato un accadimento biasimevole che forse con maggiore accortezza burocratica si poteva evitare, di certo sopraggiunto al di là dalla nostra diretta volontà e responsabilità.
Per questo sento il dovere, a nome della Società che mi onoro di rappresentare, ma anche per l’intero movimento sportivo terracinese, di porgerLe le mie più sentite scuse, nella convinzione che possa accettarLe.
Mi è in ogni modo gradita l’occasione per augurarLe un proseguo di campionato foriero di grandi risultati e un Sereno Natale.
Donatello Baioni
Vice Presidente Terracina calcio 1925
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